Remo Anzovino presenta al pubblico del Teatro Palamostre di Udine, sabato 26 gennaio (alle 20.45 Viaggiatore immobile (Egea music, 2012), quarto album della sua storia discografica: un capolavoro di immaginazione e comunicazione che lo conferma come assoluto protagonista della musica strumentale. L’avvocato prestato alla musica (e viceversa) sorprende, catalizza ed emoziona con il suo originalissimo sound. Il concerto è impreziosito dalla partecipazione del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro presente nella suite per pianoforte e coro virile “9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)”, fortemente voluto a chiusura dell’album, a testimonianza del profondo legame di Anzovino con la sua terra.
L’associazione Euritmica ospita sabato 26 gennaio (alle 20.45) l’attesissimo concerto di Remo Anzovino, pianista e compositore fra i più moderni e raffinati artisti della scena nazionale. L’artista presenta il suo ultimo album “Viaggiatore immobile”, dove il protagonista – il vero viaggiatore immobile – è il suo pianoforte a coda. Un disco sorprendente ed emozionante: un capolavoro di immaginazione e comunicazione che lo conferma come assoluto protagonista della musica strumentale. Viaggiatore immobile giunge a due anni di distanza da “Igloo” ed è una sintesi originalissima di classica, soundtrack, jazz, rock, opera, ambient e pop attraverso melodie semplici ed immediate. Un pianoforte policromo attorno al quale si susseguono ospiti di caratura internazionale, a partire da alcune prime parti dell’Orchestra della Scala di Milano, i migliori sessionmen della scena rock e d’avanguardia e alcune perle del jazz italiano.
Strumento ingombrante e difficile da trasportare – che agisce nelle melodie come voce narrante – il pianoforte a coda rappresenta, nella visione cinematografica di Anzovino, un viaggiatore che esplora con la forza della sola immaginazione, luoghi, atmosfere, sapori e culture dei quattro angoli del mondo, assoluto protagonista e vero “viaggiatore immobile”. Prodotto dal sound designer giapponese Taketo Gohara (Capossela, Baustelle, Verdena), con gli arrangiamenti di Stefano Nanni (Pavarotti & Friends, Elisa) l’mmagine di copertina è firmata dal maestro della comunicazione Oliviero Toscani.
Quello di Anzovino e` uno stile musicale inconfondibile e cinematografico appunto, costruito anche grazie alle esperienze con il cinema muto: non conosce limiti di genere e mette in musica i fotogrammi delle emozioni umane, storie che non hanno bisogno di parole per essere raccontate. In tal senso il nuovo disco rappresenta un’importante svolta nella carriera del compositore friulano e, al tempo stesso, un unicum nel panorama discografico pianistico. Qui il suo stile diventa definitivamente senza confini, colto e popolare insieme, internazionale eppure, nella capacita` unica di saper cesellare melodie senza tempo, profondamente italiano. Ad accompagnarlo ci sono Vincenzo Vasi (theremin, glockenspiel, basso, electron ics), Marco Anzovino (percussioni e chitarre acustiche) e Alberto Milani (chitarra elettrica). Il concerto è inoltre impreziosito dalle 42 voci maschili del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, di 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), composizione che chiude l’album testimoniando il profondo legame di Anzovino con la sua terra, una composizione dalla travolgente forza espressiva ed emotiva.
I biglietti dell’evento sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Palamostre (p.le Paolo Diacono 21, tel. 0432 506925).