Udine 25 novembre 2010 – 15.30: Rettorato occupato dagli studenti, presidio continuo. Nel pomeriggio maggiori informazioni
Il Gruppo osserva in occasione dell’International day of students ha organizzato un presidio davanti al Rettorato. Durante l’evento, seguito da un’assemblea, abbiamo esposto quanto segue:
Non capiamo perché se vi è una volontà politica nel riformare una realtà che si basa per picchi del 60% sull’insegnamento dei ricercatori si ignori completamente questo dato (viene limitato il numero di anni di lavoro e, al termine di questo periodo, i fondi per l’assunzione non ci sono).
Non capiamo perché abbiamo 1/4 dei ricercatori rispetto alla Finlandia (2,8 ogni 1000 abitanti contro gli oltre 10), poco meno della metà di Inghilterra, Germania e Spagna.
Non capiamo perché il nostro stato investa l’1,18% del PIL nell’Università e nella Ricerca, lungi dall’obiettivo del 3% fissato a Lisbona e contro il 2,5% circa di USA, Danimarca e Germania.
Non capiamo perché, nonostante tutto ciò, l’Italia sia il 7° stato al mondo come numero di pubblicazioni scientifiche e numero di citazioni.
Non capiamo perché migliaia di laureati italiani ogni anno – dopo studi in Università “tanto scadenti” – trovino lavoro all’estero e siano così apprezzati.
Non capiamo perché il numero di laureati in Italia non raggiunge i livelli di altri stati comunitari e, nonostante ciò, la possibilità di occupazione sia così bassa.
Non capiamo perché molti stati europei, per contrastare la crisi, investano sulla ricerca, motore primo della crescita (non solo economica) di un paese, mentre l’Italia non permetta nemmeno agli Atenei di pagare le spese fisse (stipendi e strutture).
Con ciò non vogliamo negare che il nostro sistema universitario abbia problemi, che vi siano state politiche scellerate nella gestione delle risorse, che esistano sprechi ed interessi; riteniamo però che questa situazione non faccia altro che rafforzarsi con la diminuzione delle risorse economiche, col rafforzamento dei poteri dei docenti e con la precarizzazione ulteriore dei ricercatori: col fine di debellarne i mali stiamo togliendo al paziente le poche risorse che lo tengono ancora in vita.
Davanti a tutto ciò pensiamo si debba agire in modo ben diverso rispetto quanto accade: finanziamenti agli Atenei ed alla ricerca, ristrutturazione delle figure di docenza guardando alla realtà, effettivo taglio degli sprechi con un monitoraggio serio (sedi decentrate in primis) ed incentivo alla mobilità studentesca, alle borse di studio ed ai servizi per gli studenti.
Gli errori del passato non devono ricadere su chi ha in mano le chiavi del futuro.
UDINE, 25 NOV – Una lettera aperta a Gianfranco Fini, per ”fermare il delirio” della riforma dell’Universita’, e’ stata scritta dal Consiglio degli Studenti di Udine.
Nella lettera, diffusa oggi, i rappresentanti degli universitari friulani chiedono a Fini di porre ”all’ordine del giorno dell’agenda politica un serio confronto sui temi universitari, che stanno per essere affrontati ancora una volta con superficialita’ e pressappochismo dal ddl di riforma del Sistema Universitario”.
Fonte: ANSA