Udine: riapre il Museo Etnografico del Friuli

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Il 22 ottobre 2010, apre nella nuova sede espositiva di Palazzo Giacomelli, il Museo Etnografico del Friuli: una nuova realtà culturale per la città e il territorio.

Dopo una serie di importanti trasformazioni, aperto nel 2008 e ora riallestito, è allo stesso tempo in continuità ideale con lo spirito che ne aveva promosso l’istituzione e una novità significativa per Udine. La temporanea presenza del sottotitolo di “Nuovo Museo delle Arti e Tradizioni Popolari”, intende sottolineare un percorso di intenti mai interrotto che, se pur lungo e difficile, ora vive un’importante tappa. Il progetto di una realtà museale etnografica, cui Gaetano Perusini, sostenuto dall’Amministrazione, aveva dato corpo nel 1963 presso gli spazi di palazzo Maniago in via Viola, si ripresenta rinnovato in alcune impostazioni di fondo, nel percorso e nelle potenzialità degli spazi con incentivate modalità di comunicazione.

L’esposizione permanente udinese si propone su una linea programmatica che intende far tesoro della trascorsa opera di molti studiosi friulani, proseguendo nella ricerca a partire dal proprio vasto e multiforme patrimonio. Il Museo ha compiti primari di raccolta, conservazione e valorizzazione ed è il luogo che cerca di interpretare, costruendo finestre di senso, il messaggio degli oggetti donati nel corso di decenni. Ciò è particolarmente importante nello specifico di questo museo, dove gli argomenti riguardano tempi, modi e trasformazioni della vita tradizionale.

Gli oggetti testimoniano o veicolano contenuti che di per sé, privi di contestualizzazioni o chiavi di lettura, rimangono muti. L’importanza degli oggetti ed i loro significati prendono forma nel costante dialogo fra le proposte del Museo e la domanda del visitatore fino a raccontare la vita attraverso gli stessi.

Le stanze, pur nella loro precisa offerta tematica intendono poter dialogare a 360° con chi le visita. Per questo, oltre ai documenti e ai linguaggi della scrittura, è stata scelta una comunicazione attraverso fotografie fra passato e presente e sussidi audiovisivi. Nel programma museale non mancherà poi l’occasione, in precisi spazi, di una partecipazione più diretta e narrativa da parte del visitatore. Se il punto di partenza è quello di offrire una panoramica sui diversi ambiti della tradizione, lo spunto ulteriore per dare corpo a questo concetto (così spesso imbottito di retorica) sarà dato dalle mostre temporanee e dalla ricerca permanente, che un museo deve poter coltivare, quale linfa vitale, sul e per il proprio territorio di riferimento. Tale “campo di lavoro”, che ora prende avvio dagli oggetti, potrà poi espandersi e completarsi anche attraverso la raccolta dei cosiddetti beni immateriali (storie di vita, narrativa orale, canti popolari…).
Un altro punto fondamentale, perché esso non diventi mero tempio di nostalgie, è quello di creare una fitta rete di network che coinvolga realtà simili sia in Italia che all’estero, con un occhio di riguardo per le vicine Austria e Slovenia. Sarà compito, infine, della didattica attrarre i bambini, fruitori privilegiati, mentre iniziative mirate intendono incontrare le richieste di un pubblico variegato.

Un museo, quindi, in progressiva evoluzione, che può presentarsi come uno spazio aperto alla domanda della città, per riportare l’attenzione sui molteplici rivoli del ricco patrimonio della cultura popolare friulana.

Info
Palazzo Giacomelli
Via Grazzano 1 33100 Udine
Tel. +39.0432.271920—Fax. +39.0432271907

Orari
Invernale, da Martedì a Domenica
dalle ore 10.30 alle 17.00
Estivo, da Martedì a Domenica
dalle ore 10.30 alle 19.00

Biglietti d’ingresso

· Intero € 5.00
· Ridotto € 2.50
· Ridotti scolaresche € 1.00

Informazioni visite guidate
Sistema Museo, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00
Tel 199151123

Prenotazioni per scuole e didattica
Numero verde 800.961.993
Laboratori tematici e visita didattica
4 € cad. + biglietto d’ingresso