La compagnia ‘Ndescenze presenta DOUBLE TWIN SISTERS, una commedia degli equivoci, in scena venerdì 15 maggio alle ore 21.00 a ingresso libero all’Auditorium “Menossi” di Udine nell’ambito della rassegna “Teatro di Primavera” a cura dell’Assessorato al Decentramento del Comune di Udine
Ritorna sul palco la compagnia teatrale udinese ‘Ndescenze con uno spettacolo organizzato da Espressione Est – Circolo di Studi Artistici e Sociali: si tratta della commedia originale degli equivoci “Double Twin Sisters” che andrà in scena venerdì 15 maggio alle ore 21.00 presso l’Auditorium Menossi di Udine (via San Pietro 60, Località S. Osvaldo), con ingresso libero. Lo spettacolo – proposto nell’ambito della rassegna “Teatro di Primavera” a cura dell’Assessorato al Decentramento del Comune di Udine – rielabora in modo originale il tema del doppio, guardando ai classici come Plauto, Goldoni e Shakespeare, che con esso si sono magistralmente confrontati. L’attualizzazione dell’idea ha poi condotto la compagnia ‘Ndescenze ad ambientare le vicende in un futuro prossimo destinando a un gruppo di donne d’affari il ruolo di protagoniste.
“Double Twin Sisters” nasce da una riflessione approfondita sul tema del doppio: esso può essere rappresentato dai gemelli, dalla somiglianza casuale o voluta fra due individui, dall’ombra e dal riflesso, dalla doppia identità all’interno dello stesso individuo. Non è un caso, poi, che i gemelli e la loro identità scambiata siano appunto temi ricorrenti, e tra le più appariscenti e possibili varianti del tema del doppio nel contesto delle commedie. Le opere che trattano questo argomento sono I Menaechmi di Plauto, The Comedy of Errors di Shakespeare, I due gemelli veneziani di Goldoni, per citarne alcune, che appartengono al filone della commedia degli equivoci e prevedono l’utilizzo della coppia gemellare con scopo comico. Plauto è il modello di partenza scelto da ‘Ndescenze poiché fornisce la prima commedia nota dove sono presenti due gemelli identici, come vittime di uno scambio di persona, per creare equivoci e il divertimento del pubblico. Shakespeare e Goldoni si ispirano a lui per creare le loro commedie, la cui trama è identica, ma che in realtà hanno un risultato assolutamente personale. Qui la comicità della trama deriva dalle disavventure di un uomo che, alla ricerca di un suo fratello gemello da tempo lontano, si trova ad essere coinvolto in una serie di equivoci, per essere scambiato per suo fratello perfino da sua moglie e dall’amante. Shakespeare aggiunge alla confusione dei due fratelli un’altra confusione di persone, dando a ciascuno come servi due fratelli, anch’essi gemelli e anch’essi dello stesso nome e la figura della moglie di uno dei fratelli, la quale chiude fuori di casa il marito, avendo dentro casa il suo gemello, credendolo suo marito. Poi un tocco di romanzesco all’azione scenica, a mo’ di cornice: la vicenda del padre dei due gemelli che, in cerca di loro, rischia la condanna a morte per via del conflitto tra le loro due città di origine. Il ritrovarsi dei gemelli darà vita ad una divertente farsa, che si concluderà felicemente col ricongiungimento della famiglia.
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