Udine: trasportava una tonnellata di sigarette nei bagni chimici, arrestato un uomo

Particolare-Gdf-470x302Udine, 4 novembre 2011 – Cinquemila stecche confezionate in cento casse, per una tonnellata complessiva di tabacchi lavorati esteri, abilmente occultate in un furgone e l’arresto del conducente sono i dati che compendiano la rilevanza dell’operazione, portata a termine la scorsa notte dai finanzieri nell’ambito di complesse indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Udine, in corso da mesi.

Questa volta, a finire nella rete del dispositivo di contrasto agli illeciti traffici di sigarette attuato dalla Guardia di Finanza del capoluogo friulano, è stato un campano, di cinquantaquattro anni, alla guida di un mezzo Fiat IVECO, fermato all’altezza di Palmanova.

Insospettabile il carico trasportato: quattro bagni (wc) chimici, con destinazione Napoli.

L’arguzia e la tenacia con cui i finanzieri hanno ispezionato il mezzo hanno permesso di scoprire come un coperchio di vetroresina posto a chiusura di una vasca per acque reflue fosse, in realtà, la porta di accesso ad uno spazio, artigianalmente allestito, ove erano stipati centomila pacchetti di sigarette, di provenienza ucraina. Con i tabacchi è stato posto sotto sequestro l’automezzo sul quale viaggiavano le “bionde” di contrabbando. Il valore complessivo del carico ammonta a oltre 245 mila euro. I tributi evasi sono superiori a 205 mila euro.

La posizione del conducente tratto in arresto, e condotto presso la casa circondariale di Udine, è tuttora al vaglio delle Fiamme Gialle, impegnate con successo da mesi in approfondimenti investigativi che mirano a risalire alle organizzazioni criminali che gestiscono in Italia l’illecito traffico.

Da qualche tempo più forte è l’impegno dei finanzieri udinesi nell’azione di contrasto al contrabbando di tabacchi, che interessa la nostra regione, crocevia strategico lungo la tratta che dai paesi dell’est Europa raggiunge l’Italia meridionale. Il fenomeno è cresciuto, in questo periodo di crisi, in relazione alla recrudescenza della vendita al minuto di sigarette di contrabbando nei mercatini delle maggiori città nazionali (Napoli, in particolare), ove vengono “piazzate” dalle organizzazioni di contrabbandieri, con ingenti danni sia ai Monopoli di Stato (e quindi alle entrate pubbliche), sia ai rivenditori e ai distributori onesti del settore spiazzati da tale forma di concorrenza sleale e criminale.