21 febbraio 2013 – A Velden ( Austria), nei pressi di un albergo posizionato sulle rive del noto lago , la polizia austriaca, in perfetto coordinamento con i Carabinieri di Udine, attraverso l’importantissimo Centro di Cooperazione di Coordinamento Interforze di Thorl Maglern – ove Carabinieri Poliziotti e Finanzieri italiani quotidianamente gestiscono il flusso di informazioni tra Italia/Austria/Slovenia) hanno tratto in arresto colui che puo’ essere definito il re delle truffe di tutto il Nord Est.
Infatti il nomade , arrestato qualche giorno orsono e’ stato deferito all’Autorita’ giudiziaria per innumerevoli truffe commesse con tecniche similari presso alcuni appartamenti in Via Argentina, ove approfittando degli immobili comunicanti due nuclei famigliari di nomadi attirano le “prede” del momento e riescono in colpi con bottini di decine di migliaia di euro.
Le predette famiglie riescono nei loro colpi rappresentando situazioni di lusso agiato ( sono in possesso di Porsche Cayenne e Mercedes di rilevantissimo valore commerciale) e prospettandosi , a seconda delle situazioni pregiudicati che intendono riciclare denaro, proprietari di locali erotici in cerca di soci, immobiliaristi con occasioni per appartamenti di notevole valore economico.
Ora i Carabinieri, grazie alla collaborazione della polizia austriaca, sono riusciti a catturare dopo qualche settimana di ricerche il membro piu’ rappresentativo di queste due famiglie, le quali avevano persino installato presso le loro abitazioni telecamere esterne ed interne per documentare il possibile arrivo delle forze dell’ordine o in caso di contestazione afferenti altre ipotesi di reato, il fatto che che avevano “solo” operato una truffa “milionaria” ( qualora si utilizzassero le vecchie lire)
L’attivita’ di ricerca dei latitanti costituisce una delle priorita’ dei Carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale, comandati dal Capitano Fabio PASQUARIELLO, come da precise indicazioni del Procuratore aggiunto dr. Raffaele TITO, il quale ha diramato precise direttive circa il massimo impegno da profondere in questa specifica attivita’ investigativa.
Il Procuratore Aggiunto dr.Tito ha invitato, al termine della positiva operazione, i Carabinieri a perseverare a profondere ogni impegno nell’attivita’ di ricerca dei latitanti, considerata il giusto epilogo della vicende processuali.