Non sono nemmeno trascorse 24 ore ed i Carabinieri del Comando Provinciale di Udine,sono dovuti nuovamente intervenire in Villaggio San Domenico, Via Val Meduna, nr.2,per gravissimo fatto di sangue.
In un appartamento sito al secondo piano di una palazzina dell’ATER, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Udine si sono trovati dinnanzi ad un altro dramma umano. Una donna Fiorella FIOR, gia’ dipendente delle Poste Italiane, forse esasperata dalle continue angherie subite dal suo compagno – sebbene non convivente – da piu’ di dodici anni, con un unico fendente che ha colpito il torace dell’uomo, ha commesso l’omicidio di Carlo FELTRIN, che e’ stramazzato a terra ed inutili sono stati i tentativi di rianimarlo.
La donna, in stato confusionale, e’ stata tratta in arresto dai Carabinieri del Radiomobile, i quali hanno poi coadiuvato i Carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale allo scopo di ricostruire la dinamica ed il movente del delitto.
Sono intervenuti sul posto il Tenente Colonello Luciano PAGANUZZI, cxomandante del Reaprto operativo ed il Maggiore Federico PATUZZO comandante della Compagnia di Udine nonche il Capitano Fabio PASQUARIELLO, comandante del Nucleo Investigativo, il quale ha accompagnato sul luogo del delitto il P.M. di turno Sost.Proc.dr.ssa Lucia TERZARIOL.
I primi accertamenti anatomo patologici sono stati effettuati dal DR.MORESCHI, la cui consulenza e’ stata subito richiesta dal magistrato, il quale con il Capitano PASQUARIELLO ha provveduto , con la presenza del difensore d’ufficio Avv.Martino BENZONI, dalle ore 03.00 alle ore 06.00, presso gli uffici del Nucleo Investigativo ad interrogare la donna , la quale , sebbene ancora confusa, ha fornito totali dichiarazioni confessorie , illustrando una vita di percosse , denunce non presentate, false giustificazioni dinnanzi i colleghi di lavoro per gli ematomi presenti sul viso e fatto trasparire un profondo disagio causato dalla probabile abituale assunzione di alcolici.
Sul posto, hanno lavorato fino alle prime luci dell’alba i carabinieri della Sezione rilevi del Nucleo Investigativo, che hanno provveduto ad iusdolare le tracce di sangue, rinvenire sul letto e sequestrare il lungo coltello da cucina utilizzato per l’omicidio, sino poi a sigillare l’appartamento di ValMeduna 2, al secondo piano di un immobile,installato tra altri piccoli condomini, dalle cui finestre, nessuno si e’ affacciato durante la notte sebbene l’andrivieni di macchine dell’Arma fosse sicuramente inusuale.
Posted inCRONACA