Sul tavolo, custodite in una cartellina verde, ci sono due lettere ingiallite dal tempo: le ha scritte a mano, con una penna stilo nera, Dino Del Zotto, negli anni Settanta, per chiedere alla Società veneta Autoferrovie la messa in sicurezza del passaggio a livello che in via del Bon regola il passaggio dei convogli sulla linea Udine-Cividale e che passava (e passa tutt’ora) a pochi centimetri dal recinto di casa sua. Oggi quegli appelli accorati portano la firma della vedova di Dino, Clara Zinutti. La casetta gialla condivisa per oltre quarant’anni con il marito, a pochi passi dal punto in cui via Prepotto si tuffa in via del Bon, ha una particolarità: è “prigioniera” delle sbarre quando queste scendono per permettere il passaggio dei treni (video a cura di Christian Seu).
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