UdineJazz – Acoustik’è, Peppe Servillo e Malcolm X Suite – 23 giugno

Peppe-Servillo

Sono ben tre gli appuntamenti di grande qualità che oggi, 23 giugno 2011 udine Jazz offre agli appassionati e ai curiosi di musica. Una no-stop musicale che inizia alle 18 e termina quasi a mezzanotte.

Lorena Favot e Gaetano Valli “Acoustik’è”Giovedì 23 giugno, ore 18 – Udine, Corte Palazzo Morpurgo
Lorena Favot voce / Gaetano Valli chitarra classica e semiacustica / Alessandro Turchet contrabbasso / Luca Colussi batteria e percussioni

Lorena Favot (nella foto) e Gaetano Valli hanno una lunga storia di esperienze comuni in cui hanno collaborato professionalmente. La vicinanza, non solo geografica ma soprattutto artistica, li ha portati a condividere il palco in svariate occasioni senza però portare mai ad un vero progetto strutturato. L’esigenza di mettere “nero su bianco”, a testimonianza di un rapporto artistico ormai maturo e di una perfetta intesa musicale definitivamente creata, ha portato alla decisione di far partire questo nuovo progetto Acoustik’é.

Lontani da ogni velleità intellettualistica, la centralità del lavoro vuole essere data solo ed unicamente alla musica espressa senza percorsi precostituiti. Non ci sono omaggi o tributi di sorta a cui i promotori del progetto hanno voluto pensare, men che meno itinerari che costringano loro a seguire rotte che possano annullare la loro creatività e la loro libertà di scelta. Ecco allora che brani della tradizione jazzistica, i cosiddetti standard, sono affiancati a composizioni originali che guardano al presente (strizzando l’occhio al jazz ma anche al pop), al passato (pensando a Gershwin, Porter ed agli altri grandi inventori della canzone moderna) ma che si proiettano anche verso luoghi lontani, ormai sempre più vicini (Africa, Asia ed altre aree).

La formazione proposta, pur prevedendo possibili varianti in sede di registrazione, è quella canonica del quartetto – voce, chitarra, contrabbasso e batteria. L’ensemble intende lavorare soprattutto nella dimensione acustica pur affrontando brani non necessariamente legati alla musica “unplugged”. Da questo punto di vista, al fianco della tradizionale chitarra jazz verrà usata la chitarra classica così come le percussioni prenderanno qua e là il posto della batteria. Gran parte del materiale proposto in concerto confluirà in un Cd di prossima realizzazione.

Giancarlo Schiaffini 4et con Peppe Servillo Cantare il pane – Giovedì 23 giugno, ore 20.00

– Udine, Teatro S. Giorgio

Spettacolo musicale ispirato a Pane nostro di Predrag Matvejevi?
con la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo voce recitante

Silvia Schiavoni voce / Gianni Trovalusci flauti / Giancarlo Schiaffini trombone (nella foto) Gianluca Ruggeri percussioni / Peppe Servillo voce recitante

CANTARE IL PANE
Spettacolo musicale ispirato a Pane nostro di Predrag Matvejevi?
Il lavoro è ispirato a “Pane Nostro” di Predrag Matvejevi?. Prendendo spunto dalla ricchissima documentazione che il testo offre, nonché dai dolorosi ricordi personali dell’autore, il gruppo di musicisti propone una sorta di rapsodia sull’argomento. Il testo viene infatti smontato e ricostruito seguendo una logica che è narrativa, ma anche e soprattutto musicale. Antichi canti di lavoro, frammenti di musiche greche, poesia classica e moderna, musica contemporanea si intrecciano a sequenze originali tratte dal testo e a liberi adattamenti di esso.

X (Suite for Malcolm) – Intero € 20 Ridotto € 18 + prev – Giovedì 23 giugno, ore 22.30 Udine, Teatro S. Giorgio

La Malcolm X Suite è il nuovo lavoro di Francesco Bearzatti scritto per il Tinissima Quartet: un concept album dedicato al leader afroamericano pubblicato dal Parco della Musica Records di Roma e sviluppato in un progetto multimediale, che prevede la proiezione dal vivo di illustrazioni realizzate da Francesco Chiacchio sulle musiche originali.
È un caleidoscopio di idee che muta continuamente dalle atmosfere più liriche e raccolte alle sonorità più rock, dance, hip hop, composto per esaltare le possibilità espressive di quattro fra i musicisti più ispirati della scena jazzistica internazionale.
Malcolm X Suite è un tributo ad un uomo che per le generazioni successive è diventato un simbolo luminoso e controverso: la sua figura, che ancora oggi unisce e divide allo stesso tempo, ha impresso un cambiamento radicale nel rapporto fra cittadini bianchi e di colore negli Stati Uniti. Il suo messaggio di libertà e dignità è infatti andato ben oltre la difesa dei diritti degli afroamericani contro il segregazionismo in America, nonostante le numerose manipolazioni che ha subito.
Dall’infanzia a Lansing, nel Michigan, fino a Boston – dove lavora come lustrascarpe e vive il mondo delle sale da ballo e delle grandi orchestre jazz -; poi a New York, dove entra nel mondo dei traffici della malavita. Quindi l’esperienza del carcere, dove matura la conversione all’Islam, seguita dagli anni della sua predicazione e il suo attivismo per i diritti degli afroamericani, fino al suo assassinio, nel 1965, nel momento in cui il suo pensiero si apriva ad una visione nuova e ampia, libera dai condizionamenti del razzismo e dal nazionalismo nero.
Tutto questo è tradotto in una musica intensa e incalzante, fatta di melodie struggenti e di accelerazioni improvvise, nel segno di una fortissima tensione.
L’energia che la band riesce a generare è sorprendente: l’assoluta libertà espressiva e l’interplay rodato in più di 60 concerti in tutto il mondo con la Suite for Tina Modotti fanno di ogni concerto del gruppo un’esperienza musicale difficile da dimenticare, esaltata dalla bellezza e dall’impatto delle immagini.
“La storia di Malcolm X è emozionante e profondamente umana” ha detto Bearzatti. “Quando ho iniziato a scrivere avevo in testa la sua vita e volevo raccontarla. Malcolm X e Tina Modotti sono personaggi importantissimi ma non abbastanza celebrati per la loro forza e capacità.
Malcolm è una degli uomini più intelligenti e più attivi che abbiano contribuito a cambiare l’aspetto sociale degli afroamericani: mi è sembrato giusto metterlo in risalto, dare un mio contributo per riscoprirlo.”