La vittoria con il Cagliari e la partita con il Liverpool, nonostante la sconfitta, hanno fatto segnare dei progressi in casa Udinese. “Abbiamo visto una squadra giocare con ordine, disciplina, intensità e rigore. Se abbiamo queste qualità siamo una buona squadra – analizza il tecnico Francesco Guidolin – altrimenti possiamo perdere con tutti”. Questo è il punto da cui ripartire, già domani sera, a Genova nella sfida con la Sampdoria, una squadra che per molti versi “assomiglia” all’Udinese. Entrambe danno largo spazio ai giovani. Entrambe, dal punto di vista tattico, non fanno molto possesso palla ma hanno tanta densità a centrocampo. “E’ una chiave di lettura abbastanza precisa, ma il sistema di gioco e l’allenatore sono diversi. In questo momento credo che siamo simili perché abbiamo più o meno la stessa classifica e giochiamo per lo stesso obiettivo: la salvezza”. La classifica dell’Udinese è abbastanza particolare. “Con due vittorie ti tiri fuori, momentaneamente ma nettamente, dalla lotta salvezza. Con due sconfitte torni nel calderone. Domani abbiamo il nostro esame poi vedremo”, conferma il tecnico. Ma a chi gli ricorda che il suo capitano ha detto che punta a virare a quota 28, per poi affrontare l’Inter, ribatte “il capitano va oltre. Ma noi domani pensiamo alla Sampdoria”. Le buone notizie in casa Udinese arrivano soprattutto dall’infermeria che si sta svuotando. “Spero che ormai la situazione, dal punto di vista infortunati e recuperi, volga al meglio. Ma ho sempre pensato che conta di più lo spirito di una squadra, anche rispetto all’emergenza. Questa Udinese deve avere lo spirito, la mentalità, la convinzione e la fame che ha avuto con il Cagliari e con il Liverpool”. Muriel torna in lista convocati. Nessun problema neanche dall’impiego di Pinzi e Benatia in coppa. “Abbiamo calcolato tutti i rischi e le possibilità. Benatia sta bene, non è disponibile per domani, ma mi auguro averlo a disposizione per Palermo. Pinzi è uscito per un mal di testa. Ma gli ha fatto bene stare in campo un tempo”. Infine si coccola il “suo” Pereyra, un giocatore a cui sta chiedendo gli straordinari in questo periodo. “E’ giovane, se lo può permettere. Se ascolterà i consigli di chi ha come allenatore diventerà un gran giocatore. Può fare molti ruoli, anche come trequartista. E’ il mio pallino”.
(di Elena Viotto). (ANSA)
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