Udinese-Arsenal: le pagelle,Totò sbaglia il rigore della vita

di natale sforzo

Se l’era chiesto anche Wenger ieri pomeriggio alla conferenza stampa: “L’Arsenal ha disputato le ultime quattordici edizioni della Champions League, mi sembrerebbe strano che non fosse così anche quest’anno”. Così è stato infatti, con i Gunners che vincono al Friuli senza troppi patemi e con l’Udinese che palesa inesorabilmente la sua debolezza di fronte ad avversari di questo livello. Il primo tempo ha illuso i sostenitori bianconeri, ma la ripresa ha rivelato la verità di una squadra di casa inferiore ai rivali britannici. Sarà dunque Europa League, sperando che l’eliminazione venga metabolizzata velocemente, visto che domenica sera a Udine ci sarà la Juventus, desiderosa di riscatto, per la prima di campionato.

Le pagelle dell’Udinese:

HANDANOVIC 6,5: Prodigioso nella doppia parata del primo tempo, pronto sulle chiusure, difficilmente giudicabile in modo negativo sulle reti subite.

EKSTRAND 5: In forte difficoltà durante la prima frazione di gioco, quando Gervinho riesce a saltarlo a ogni tentativo. Nel secondo tempo si scambia la posizione con Benatia cercando di limitare i danni, ma non riuscendoci.

BENATIA 6: Molto bene da centrale, qualche responsabilità sull’incursione che ha portato al pareggio biancorosso, quando arretra troppo lasciando che l’esterno inglese arrivi fino in area di rigore. In leggera difficoltà anche sulla seconda rete subita. Conferma comunque di essere un giocatore dalla caratura internazionale. Dal 42° st PASQUALE SV

DANILO 6: Partita ordinata, difficilmente si concede in eccessi o sbavature. Fra gli acquisti di questa stagione è di certo il più pronto per afrontare un campionato impegnativo come la serie A.

NEUTON 5: Dalle sue parti si annaspa decisamente troppo. L’impegno dell’italo brasiliano non viene messo in discussione, ma conferma decisamente quanto visto all’Emirates stadium: non è ancora un giocatore adatto ad assumersi delle responsabilità da titolare.

ISLA 5: Decisamente giù di tono. L’estate infinita del cileno non è stata positiva per il suo stato di forma. Il forte caldo è di certo una circostanza attenuante, ma il nazionale rojo ha abituato il pubblico di fede bianconera a prestazioni di tutt’altra sostanza e qualità. Dal 38°  st DENIS SV

BADU 7: Migliore in campo, nonostante gli venga affidato un ruolo che fatica a interpretare. Cerca di giocare nel modo più semplice possibile, limitando al minimo il numero dei tocchi e verticalizzando con intelligenza. Si applica, ma rimane comunque un incontrista e non un costruttore di gioco.

ASAMOAH 5,5: Continua il periodo poco felice dell’interno africano. L’anno passato, con la difesa a tre e la necessità di dover agire maggiormente in copertura, è stato poco appariscente ma prezioso. In queste prime due partite, nonostante a Londra fosse stato sufficiente, non ha affatto soddisfatto.

ARMERO 6: Vitale e inesauribile, fra le poche spine nel fianco della difesa londinese. Nel suo caso sembra che le fatiche di Copa America non abbiano prodotto nessun risultato negativo.

PINZI 6: Si è sacrificato in modo encomiabile, cercando di aggredire il più possibile il portatore di palla avversario. Non è stato però sufficiente per mettere in opera quanto previsto. Dal 18 St FABBRINI 5,5: Volenteroso, ma poco incisivo. Legittima in parte la scarsa fiducia che sembrano concedergli i compagni, visto che la maggior parte dei palloni giocati non vengono resi fruttiferi.

DI NATALE 5,5: Illude e fa sognare con la palombella di testa, vista raramente nel suo repertorio. Nel momento topico però tradisce, facendosi parare il rigore che avrebbe riacceso le speranze dei suoi e di tutto il pubblico. A onor del vero va comunque sottolineato che Szczesny ha davvero compiuto un grande intervento.