Moratti diserta San Siro e si perde l’ultimo atto di una malinconica stagione: l’Inter viene umiliata 2-5 dall’Udinese che, con l’ottava vittoria di fila, si qualifica per l’Europa League e mette a nudo per l’ennesima volta i mali dei nerazzurri. I padroni di casa mancano anche l’ultimo modesto obiettivo, quell’ottavo posto che avrebbe consentito di evitare i preliminari di Coppa Italia ad agosto. Il pubblico di San Siro contesta ancora una volta la società, chiedendo un progetto solido per evitare di ‘buttare un altro anno’ e applaude Totò Di Natale che incanta il Meazza con un meraviglioso destro a giro in chiusura di primo tempo. L’unica buona notizia per l’Inter è il talento di Mateo Kovacic, giocatore dotato di tecnica, carattere e personalità. Il croato é uno tra i pochi elementi dai quali ripartire. Una brutta sconfitta, la sedicesima in campionato, che rinfocola i rumors su un avvicendamento in panchina. Stramaccioni è sicuro di rimanere e di essere incluso nei piani per il futuro, Moratti glielo ha promesso ma i numeri non sono favorevoli al tecnico. L’ennesima batosta potrebbe convincere il presidente a cambiare rotta. L’arrivo a Milano di Mazzarri potrebbe essere una soluzione. Che ci sia una differenza di motivazioni tra le due squadre é evidente fin dal 1′, quando Juan Jesus regala il pallone agli avversari e si fa superare con troppa facilità da Pinzi per il gol del vantaggio esterno. I primi dieci minuti dell’Inter sono da incubo: Cambiasso salva il possibile 2-0 al 9′ con un intervento sulla linea, ma nulla può un minuto dopo quando Domizzi insacca di testa su punizione battuta da Di Natale. Juan Jesus riscatta le titubanze iniziali con la rete del momentaneo 2-1, raccogliendo un pallone in area dopo un batti e ribatti e sfruttando un’incertezza di Brkic. E’ un fuoco di paglia: la difesa nerazzurra fa acqua da tutte le parti, il giovane Pasa soffre sulle serpentine di Muriel e Di Natale taglia a fette la retroguardia avversaria ogni volta che prova uno scatto. Handanovic sventa il tris al 24′ e i bianconeri sfiorano la beffa quando Rocchi, nel cuore dell’area piccola, non riesce a sorprendere Brkic su imbeccata di Pereira. Stramaccioni intuisce che la difesa ha bisogno di un nuovo assetto e passa al 4-3-3 avanzando Cambiasso a centrocampo. Una mossa che non serve ad evitare una nuova capitolazione quando Di Natale firma il ventitreesimo gol del suo campionato con una prodezza da fuoriclasse. Il destro a giro dell’attaccante colpisce il palo prima di gonfiare la rete, anche il pubblico di casa applaude la giocata del capitano bianconero. La debacle è totale. L’Udinese completa l’opera nel secondo tempo con il gol al 7′ di Gabriel Silva dopo un’amnesia difensiva di Nagatomo, decisamente il peggiore in campo. L’ingresso di Palacio ravviva gli animi e la produzione offensiva, Rocchi approfitta degli spazi creati dal compagno di squadra e scuote il palo su assist di Guarin. E’ il 12′, sei minuti dopo l’attaccante raccoglie un cross basso dell’argentino e accorcia le distanze, ma non ha quasi il tempo di esultare. Sotto accusa finisce ancora Nagatomo la cui indecisione con Handanovic permette a Muriel di firmare il 5-2. Il giapponese viene mandato platealmente a quel paese dal portiere interista mentre i fischi del pubblico cadono impietosi su Alvarez al momento dell’uscita dal campo. Stessa sorte tocca a Schelotto al suo ingresso sul terreno di gioco. La partita scivola via tra un buon possesso palla dell’Udinese e la scarsa reattività dell’Inter che chiude nel peggiore dei modi una stagione brutta e sfortunata. Si infortuna anche Kuzmanovic, ultimo problema fisico di una lunga serie per la squadra di Stramaccioni. Moratti resta a casa, ha molto su cui riflettere e un progetto su cui lavorare. Per molti nerazzurri potrebbe essere l’ultima a San Siro: Schelotto e Alvarez gli indiziati principali, Cassano rischia di andarsene senza salutare. Alcuni senatori come Cambiasso, Stankovic e Chivu potrebbero fare un passo indietro a conferma che la stagione del ‘Triplete’ va archiviata definitivamente per iniziare un nuovo ciclo vincente.
Inter-Udinese 2-5 (1-3). Inter (3-4-2-1): Handanovic 5, Pasa 5.5, Cambiasso 5.5, Juan Jesus 5, Nagatomo 4, Kovacic 6, Kuzmanovic 5 (33′ st Benassi sv), Pereira 5, Guarin 5, Alvarez 5 (10′ st Palacio 6), Rocchi 6. (25′ st Schelotto). (27 Belec, 30 Carrizo, 45 Forte, 61 Garritano, 62 Ferrara, 63 Spendhofer, 90 Olsen). All.: Stramaccioni 5. Udinese (3-5-2): Brkic 5.5, Benatia 6.5 (24′ st Angella 6), Danilo 6.5, Domizzi 7, Basta 6.5, Allan 6.5, Pinzi 7 (44′ st Rodriguez sv), Gabriel Silva 7, Pereyra 6.5, Muriel 7 (36′ st Badu sv), Di Natale 7.5. (25 Padelli, 93 Pauwlowski, 13 Ranegie, 22 Compos Toro, 26 Pasquale, 52 Merkel, 75 Heurtaux, 77 Maicosuel, 94 Zielinski). All: Guidolin 7. Arbitro: Mazzoleni 6.5. Reti: nel pt 1′ Pinzi; 10′ Domizzi, 12′ Juan Jesus, 41′ Di Natale; nel st 7′ Gabriel Silva, 18′ Rocchi, 22′ Muriel Recupero: 3′ e 2′. Angoli: 5-4 per l’Inter. Ammoniti: Pereira, Juan Jesus, Pinzi per gioco scorretto. Spettatori: 41.533 per un incasso di 950.855 euro. ** I GOL: – 1′ pt: Prima azione dell’Udinese, Pinzi riceve in area da Allan e, complice un errore di Juan Jesus, di destro supera Handanovic – 10′ pt: punizione da sinistra di Di Natale per Domizzi che rimasto solo sul secondo palo di testa segna. – 12′ pt: tiro di Alvarez, mischia in area, ne approfitta Juan Jesus che con un rasoterra supera Brkic che tocca ma non riesce a fermare. – 41′ pt: gran gol di Di Natale, destro a giro da fuori area che trova il palo lontano. Nulla può Handanovic. – 7′ st: Gabriel Silva in contropiede supera Handanovic con un pallonetto – 18′ st: assist di Palacio per Rocchi che da distanza ravvicinata di piatto destro mette in rete. – 22′ st: Allan trova Muriel che scatta sul filo del fuorigioco, incomprensione tra Nagatomo ed Handanovic, e realizza a porta vuota.