27 agosto 2012 – Non va per il sottile Francesco Guidolin durante la conferenza stampa di presentazione dell’incontro con lo Sporting Braga e dichiara quella di domani sera “la partita più importante della sua vita”. L’allenatore di Castelfranco ha incontrato la stampa assieme al vice capitano Maurizio Domizzi
Pinzi è disponibile per domani sera o è ancora in dubbio?
Per quello che dicono i medici va meglio, oggi partecipa alla rifinitura. Penso di averlo a disposizione per domani.
In questi casi si dice che le partite si preparano da sole, è vero?
Si è vero, ma tutto ciò che diciamo per noi vale anche per il nostro avversario. Dobbiamo fare la partita perfetta, essere concentratissimi. inseguiamo il sogno da due anni e ci teniamo molto, ma tutto questo lo pensano anche il nostro avversario e il mio collega, che è sicuramente più bravo di me perché ha vinto la partita di sabato per 3 a 1 contro il Beira-Mar, mentre noi abbiamo perso a Firenze. Sappiamo quello che ci giochiamo e vorremmo passare il turno.
Dopo Braga e Firenze, dove c’è stato un calo fisico nella ripresa, si è capito se è una questione di gamba o di testa?
Abbiamo giocato due prime partite, con due gruppi differenti, e abbiamo evidenziato un certo calo nella ripresa. Speriamo di essere più avanti nella condizione, perché si tratta comunque di una seconda partita.
All’andata il loro gioco era chiaro: gran possesso e tiri da fuori. Sarà quello il problema?
Non solo lì, è un squadra forte, come ho detto alla vigilia della partita di andata. Se avessimo fatto in maniera corretta 4/5 soluzioni in uscita sarebbe andata meglio. Occorrerà però la massima attenzione in tutti i momenti, perché affrontiamo una squadra vivace, esperta e di qualità.
Può essere che, visti gli esiti e l’accortezza, la squadra abbia in testa di essere poco propositiva?
Non c’è nessuno che dice alla squadra di giocare in maniera meno propositiva, di non alzarsi. in questo momento siamo riusciti a ottenere questo dal gruppo, sappiamo benissimo che dobbiamo migliorarci e che le nostre prestazioni, finora, non sono state sufficienti per garantirci i successi. Pian piano ci arriveremo, ma vorremmo arrivarci già da domani.
Aspetterete il Braga per giocare di rimessa come sanno fare bene le squadre italiane (domanda di un giornalista portoghese n.d.r.)?
Io preparo la partita senza pensare all’andata, non dirò mai ai miei giocatori di pensare al risultato dell’andata. Noi siamo arrivati qui perché siamo andati sempre molto forte, non abbiamo mai rinunciato a giocare. Speriamo di farlo anche domani.
Cosa può spostare l’equilibrio?
Gli episodi, non quelli che cadono dal cielo, ma quelli che si possono costruire. Se battiamo dieci angoli è più facile che abbiamo l’episodio a favore. Se tiriamo dieci volte è molto più probabile essere pericolosi.
Il mercato sembra sempre indebolire la squadra ogni anno e siamo qui a vedere se il miracolo si ripete. Sente la pressione?
Sento la tensione, non la pressione. Per merito dei miei ragazzi, del secondo anno in particolare, siamo arrivati qui. Ora dobbiamo provare a strappare quel lasciapassare per il girone di Champions. Non è scontato però che ogni anno si cambi e si migliori. Io non faccio di certo miracoli.
E’ teso ancora più dei giocatori, visto che potrebbe essere l’ultima occasione per lei?
E’ la partita più importante della mia vita, non c’è altro da aggiungere.
Il fatto che l’Udinese sia snobbata è uno stimolo in più per arrivarci?
No, questa cosa ci ha gratificato quando abbiamo raggiunto l’obbiettivo. a noi va benissimo vivere a fari spenti. Domani ci giochiamo tanto
Le parole di Maurizio Domizzi
L’anno scorso, nonostante il mancato passaggio del turno, l’Udinese arrivò in grande condizione al preliminare. Quest’anno com’è il livello della preparazione atletica?
L’anno scorso ero infortunato e sono poco attendibile, non ho problemi da quel punto di vista. Per il resto del gruppo credo la condizione sia buona. Facendo tutti lo stesso lavoro non è detto che tutti siano al top o che siano nella stessa condizione.
Quanto è importante per te la partita?
Anche per me vale lo stesso discorso del mister. può essere una partita che oltre a cambiare la stagione mi cambierebbe tanto anche dal punto di vista della carriera visto che non ho mai partecipato alla Champions.
Dopo il gol di Jovetic sembravi molto arrabbiato. La cosa deprime o stimola?
In quel caso depresso chiaro. La Fiorentina ha fatto un’ ottima seconda frazione, ma alla fine aveva poca benzina come noi. Ci son rimasto male per quello, perché abbiamo perso un punto che sarebbe stato utilissimo.
Quanto farebbe male giocare l’Europa League al posto della Champions, scendendo in campo giovedì e non il mercoledì o il martedì?
Non riesco a immaginare le sensazione della Champions non avendola mai vissute. Non so se è uno svantaggio o un vantaggio.
Si sente più responsabilizzato rispetto all’anno scorso?
L’anno passato sembrava più un sogno, ma averla a portata di mano per due anni di fila ci lascerà più amaro in bocca se non dovessimo passare.
Voi italiani in uno spogliatoio pieno di stranieri dalle provenienze più disparate dovete far capire di cosa si sta parlando, di quanto è importante?
Noi cerchiamo di fare il possibile, ma credo che tutti sappiano cosa significa la competizione. Qualcuno può essere meno accorto, ma se ne sarà sicuramente reso conto, la competizione è troppo famosa e prestigiosa per prenderla sottogamba.
Dal vivo cosa ti ha impressionato del Braga?
I due davanti, Lima e Mossorò e, in generale, l’organizzazione, che è quella che hanno le portoghesi e le iberiche in generale.
Il fattore campo quanto pesa?
Spero e credo tanto. Mi auguro e credo sarà così domani sera. E’ probabile che loro terranno più la palla, ma con le ripartenze saremo pericolosi, anche perché in casa hai più coraggio e sei più spavaldo.