Udinese – Fiorentina Preview: le formazioni

udinese_fiorentina-11Dopo lo scintillante avvio di campionato e il debutto vincente in Europa League, l’Udinese si getta all’assalto della Fiorentina di Mihajlovic per proseguire la striscia vincente e bissare il successo ottenuto un anno fa tra le mura amiche. “I riusltati danno morale, questo è fuori discussione. Non so se ho fatto bene nella scelta degli uomini da utilizzare, ma so che andrò avanti su questa strada – racconta il tecnico bianconero nella conferenza stampa della vigilia -. Le due prestazioni esibite finora non basteranno contro la Fiorentina. I viola sono forti, hanno qualità, organizzazione e talento. Abbiamo bisogno di una super prestazione per domani”.

L’11 dicembre 2010 fa i gol di Armero e Di Natale rimontarono l’iniziale rete di Santana. E’ più forte questa Fiorentina?
“E’ una squadra in piena sintonia con il proprio allenatore. Mihajlovic si è fatto conoscere e apprezzare. E’ un ragazzo giovane e si vede la sua impronta sui ragazzi che allena. Nominiamo alcuni talenti gigliati? Cassani, Gamberini, Montolivo, Lazzari, Berhami, Cerci, Gilardino, Jovetic… Mi sembra proprio un bel mosaico. Talento, esperienza e giocatori giusti nei posti giusti. Questo può essere l’anno di Cerci”.

Quali contromisure adotterete?
“Noi abbiamo i nostri dispositivi, le nostre qualità, virtù, capacità e caratteristiche. Come dicevo prima servirà una super prestazione. Oggi ho allenato 20 persone e stanno tutte bene”.

Il match si deciderà in mezzo al campo?
“Dovremo essere aggressivi per intercettare palloni e arrivare per primi sulla palla. Voglio vedere un lavoro di squadra importante”.

Con Isla e Basta in forma potrebbe schierare la difesa a quattro?
“Ho tanti giocatori e più soluzioni. La difesa a tre è il sistema che conosciamo meglio, ma non abbiamo mai escluso di tornare a giocare a quattro. Una delle più belle partite l’abbiamo disputata un anno fa contro il Palermo utilizzando il 4-3-1-2. Non ho particolari preferenze di modulo e il mio background lo dimostra”. (tratto da Udinese.it)

Probabile formazione: Guidolin si affiderà con ogni probabilità a Handanovic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Badu, Pinzi, Asamoah, Armero, Torje e Di Natale.

Con questi 11 l’Udinese potrà schierarsi sia col 352 sia col 442 con Basta in grado di spostarsi da terzino o da uomo unico in fascia destra. Questo schema potrebbe rivedere il ritorno a mezzala di Isla che aveva giocato spesso in quel ruolo con Marino.

FIORENTINA

“An italian history”. Partendo dallo slogan di uno dei marchi che hanno reso celebri i Della Valle nel mondo, si percepiscono spunti interessanti sulla condizione di quella che tra le loro proprietà crea pìù grattacapi. L’anno passato la trasmigrazione di Cesare Prandelli sulla panchina azzurra, con le dovute proporzioni, aveva prodotto in casa viola effetti tellurici in parte analoghi a quanto stava accadendo contestualmente nella parte nerazzurra di Milano, dopo i saluti meringati di José Mourinho. I tifosi più accesi contestavano a prescindere, gli equilibrati nutrivano comunque preoccupazioni forti, il sindaco Renzi complicava la costruzione della nuova cittadella in zona Castello, i giocatori più celebri chiedevano certezze e lumi sul futuro dei loro sostanziosi contratti. In tutto questo Pantaleo Corvino sembrava aver dimenticato quanto appreso in Salento, tra il primo amore Casarano e la mai dimenticata Lecce, non mettendo a segno colpi di mercato adatti a far sognare la Fiesole. A tutto questo va aggiunto che per buona parte dei fiorentini, nonostante siano passate diverse centinaia di anni, riesce ancora difficile metabolizzare la fine del Rinascimento, con la conseguente, e fisiologica, perdita di centralità della culla della nostra lingua. Chi, se non Sinisa Mihajilovic, sarebbe potuto essere l’umo migliore per un’annata dipinta con questi inizi? Il serbo di Vukovar, dai toni forti tipicamente balcanici, non si è lasciato intimorire dalla piazza e dal suo atavico fazionismo, riuscendo a sistemare in corso d’opera un esordio sottotono. Quest’anno è chiamato a migliorare, pena il solito castigo dell’allontanamento, ma i presuppposti ci sono di sicuro.

LO SCHIERAMENTO: Tante presunte offerte, con l’eccitazione dei cronisti che seguono la campagna trasferimenti, ma niente di veramente concreto per i giocatori gigliati più celebri. Il risultato è stato quindi di una conferma in blocco, con qualche muso lungo che se ne dovrà fare una ragione. Il 4-3-3 è lo schieramento prediletto e gli unici dubbi si concentrano sul recupero del peruviano Vargas, probabilmente sostituito ancora una volta dall’ex cagliaritano Lazzari. In questo modo, probabilmente, la Fiorentina scenderà sul prato dello Stadio Friuli: Boruc; Cassani-Gamberini-Natali-Pasqual, Behrami-Montolivo-Lazzari; Cerci-Gilardino-Jovetic.

IL CRACK: Chi piange per la fuga estera dei piedi fatati ha più di qualche buon motivo per farlo. L’impoverimento tecnico della serie A è sotto gli occhi di tutti e non sono molti i talenti rimasti ad animare i nostri campi, già troppo spelacchiati per averci giocato una sola giornata. C’è chi sostiene che se non fosse stato costretto a saltare l’intero campionato per un grave infortunio avrebbe ricevuto anche lui offerte irrinunciabili. A ventidue primavere è già chiamato al riscatto, e non nutriamo nessun dubbio sul fatto che riuscirà a impressionare di nuovo, come durante l’ottimo 2009/10, quando riuscì a mettere a segno cinque reti in sei incontri di Champions League, a testimonianza della caratura internazionale del giovane fantasista montenegrino. Lui è Stevan Jovetic, è sarà di certo tra i più monitorati dalla difesa bianconera.

GRANA MONTOLIVO: La questione Montolivo per noi finisce qui – si legge su firenzeviola.it, ma non è più un giocatore della Fiorentina. Detto questo, sul suo utilizzo, deciderà Mihajlovic”. Proprio il tecnico viola ha già espresso la sua opinione sull’argomento, dicendo che Montolivo resta un giocatore a disposizione della Fiorentina e sarà impiegato normalmente.