Anche se è stato recuperato in extremis Mehdi Benatia, quella che la Fiorentina affronterà domani al ‘Franchi’ sarà un’Udinese in formazione rimaneggiata e incerottata, soprattutto priva della sua stella più splendente, Alexis Sanchez. Ma Guidolin non è in cerca di alibi. Soprattutto non vuole concederli ai suoi uomini. “Il match si annuncia molto difficile perché affronteremo una Fiorentina in crescita – dice il tecnico – nelle ultime undici gare ha perso solo due volte, ha recuperato tutti gli elementi importanti, è squadra di qualità e si vede che sta bene. I miei, però, sono nella condizione di comportarsi nel modo migliore, i ragazzi hanno gambe vive, brillanti e nel nostro serbatoio c’é ancora tanta benzina…”. Per Guidolin quella di domani sarà gara aperta a ogni risultato, vivace, giocata a grandi ritmi, ma sposa più che mai la fiducia, probabilmente perché ha toccato con mano la voglia di riscatto dei suoi. “Ho letto le dichiarazioni di Di Natale secondo il quale nelle prossime due gare ci giochiamo nove mesi di lavoro; io aggiungo che guardo una gara per volta anche se siamo agli sgoccioli del torneo”. L’allenatore ha quindi voluto puntualizzare: “Siamo stati protagonisti di uno splendido inseguimento, dopo aver perduto le prime quattro gare, turno dopo turno ci siamo avvicinati al vertice, poi siamo passati nella parte nobile della classifica scalando posizioni su posizioni e ora ci troviamo in corsa per l’Europa e ciò fa onore ai ragazzi che, ora, devono solamente essere meno nervosi per evitare di commettere errori anche comportamentali”. Per Guidolin “ci deve essere la giusta tensione, non un esagerato nervosismo, evitiamo di farci giustizia da soli se riteniamo di aver subito un torto”. Poi l’allenatore, su precisa domanda, si sofferma sugli arbitraggi che ultimamente hanno scatenato le ire dei tifosi bianconeri e di patron Pozzo. “Ho la massima fiducia negli arbitri e in Stefano Braschi che considero un mio collega dato che pure lui guida una squadra – afferma Guidolin – mi fido della sua saggezza, della sua esperienza e personalmente negli ultimi dodici anni, da quando guido una formazione in A, non ho mai voluto sapere il nome dell’arbitro designato per dirigere la domenica. A volte ne sono venuto a conoscenza solamente perché qualcuno me lo ha riferito”. Una cosa è certa, continua categorico l’allenatore dell’ Udinese, “noi non dobbiamo pensare che i direttori di gara ci consegnino un sogno, possono sbagliare anche loro e, comunque, prima di ogni altra cosa, meditiamo sui nostri errori altrimenti ci costruiamo un alibi. Dobbiamo solamente essere bravi e credere nel nostro lavoro”. Infine Guidolin, nell’annunciare il recupero di Benatia, ha dichiarato che sta meglio anche Abdi, reduce da lombalgia e pure lo svizzero dovrebbe far parte dell’undici di partenza. (ANSA).
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