E’ stato un grande abbraccio quello che ha unito i tifosi dell’Udinese ai suoi giocatori ieri, 23 maggio 2011, in piazza LIbertà. Migliaia di persone hanno cantato e inneggiato a, giocatori e dirigenti che sono sfilati sul palco allestito in piazza per celebrare la Champions League.
Udine bianconera sogna. Da ieri sera la festa non e’ mai terminata. Si e’ solo trasferita dallo stadio ‘Friuli’ in piazza Liberta’ dove ‘patron’ Giampaolo Pozzo, capitan Di Natale, tutti i giocatori e l’intero staff tecnico, con in testa Francesco Guidolin, hanno ricevuto in serata l’omaggio dei tifosi in festa. Patron Pozzo ha subito tranquillizzato tutti. ”Cerchiamo di tenere ben stretti tutti i nostri gioielli – ha detto – se poi qualcuno vorra’ lasciarci lo accontenteremo, ma la societa’ ha gia’ le alternative pronte”. La squadra che ha conquistato sul campo l’accesso ai preliminari di Champions League, insomma, non si sfalda. Semmai si rafforza, perche’ di fronte a una o due cessioni – quella del Nino Maravilla Sanchez appare quasi certa, perche’ solo un miracolo potrebbe trattenerlo a Udine viste le offerte pervenute da club di mezza Europa – la famiglia Pozzo e’ disposta a rafforzarsi. Insomma la Champions sara’ affrontata di petto, ”senza paura – ha ribadito Pozzo – anche se ai preliminari dovremo affrontare compagini forti, molto solide e blasonate. Ma anche noi siamo sullo stesso piano e non temiamo alcun avversario”. La forza di questa Udinese si chiama certamente Di Natale (con 28 reti capocannoniere del campionato, per la seconda volta consecutiva), si chiama certamente Sanchez, Inler, Asamoah o Handanovic. Ma si chiama sicuramente anche Guidolin. E proprio dal ‘Guido’, dalla sua capacita’ di fare gruppo e di dare un gioco alla squadra, Pozzo ripartira’. E da questo punto di vista si sente sicuro. ”E’ merito suo questo risultato raggiunto – ha spiegato il ‘patron’ – con il piu’ bel gioco della serie A”. E lui questa sera ha ringraziato tutti, societa’ in primis, ma anche tutti i giocatori, ”che hanno fatto con professionalita’ la loro parte”. Oggi il problema piu’ serio sembra essere quello dello stadio. La famiglia Pozzo si e’ impegnata a ristrutturare il Friuli – per una capienza di 25-30 mila posti – di fronte a una concessione ultradecennale. I lavori, era stato detto mesi fa, dovrebbero partire in giugno. Sara’ possibile? Difficile dirlo, viste anche le complicazioni burocratiche, essendo la struttura di proprieta’ del Comune di Udine. Il sindaco Furio Honsell si e’ sempre impegnato a favore dell’Udinese. Ora spetta a lui, al Consiglio comunale, dire l’ultima parola. Certo e’ che la squadra e il pubblico friulano meritano un palcoscenico di qualita’. Intanto il Friuli sogna. Sogna di passare il turno preliminare di Champions e di giocarsi le sei partite del girone della principale competizione continentale. E spera che Pozzo, alla fine, mantenga la parola e non si comporti come sei anni fa, alla prima partecipazione della squadra alla Champions League, quando vendette Jankulowski, Kroldrup e Pizarro per acquistare Vidigal, Juarez e Candela. E i risultati sono entrati ormai nella storia. Ma questa volta – sono tutti convinti – sara’ diverso. Purche’ l’urna per i preliminari sia un po’ benevola e eviti ai friulani il Bayern o l’Arsenal. Altrimenti la festa potrebbe subito strozzarsi in gola.
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