Guidolin per il terzo anno di fila si gioca la stagione con la Lazio. Questa volta l’obiettivo è l’Europa League. Il mister sceglie Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi. Basta, Allan, Lazzari, Gabriel Silva; Pereyra, Zielinski, Di natale; Muriel è squalificato dopo la doppietta di Parma. Manca il colombiano ma a colpire è come al solito Di Natale. Al 19° bellissima combinazione sudamericana Pereyra-Gabriel Silva con il brasiliano che mette il cross oltre i difensori: Di Natale vede l’unica finestrella libera e con una mezzarovesciata precisissima insacca dietro a Marchetti. La Lazio incide pochissimo e le occasioni della ripresa sono ancora a firma bianconera. Udinese in piena corsa per l’Europa, raggiunge la Lazio in classifica ma in virtù della sconfitta per 3-0 dell’andata i bianconeri sono dietro. E’ un fattore che potrebbe contare. Domenica trasferta a Trieste contro il Cagliari. A tennis si chiamerebbe breakpoint
BRKIC 6: i biancocelesti ronzano dalle sue parti ma raramente pungono. Un paio di tuffi su palloni che finiscono fuori di mezzo metro e un’uscita incerta caratterizzano il suo primo tempo. Nella ripresa solo un uscita uovo all’ultimo minuto
BENATIA 6: Mauri dalla sua parte non incide molto e Gonzalez fatica a spingere, passa così una serata relativamente tranquilla vigilando con l’occhio i movimenti di Klose. Guida lo grazia per un fallaccio a centrocampo proprio su Klose che meriterebbbe il giallo. Un giallo molto arancione. Scaramuccia anche con Guidolin , meno dominante del solito nel finale tira fuori gli artigli
DANILO 7: si trova a spazzare i cross bassi che arrivano spesso dalla sua sinistra. Ostenta sicurezza anche se ai tifosi tremano le vene su ogni traversone che passa in area soprattutto quando lascia sfilare la palla e Klose perde il tempo. Sontuoso quando nella ripresa chiude su Klose lanciato sulla trequarti
DOMIZZI 5,5: la velocità di Candreva lo mette in grande difficoltà e il difensore friulano ci deve mettere tutta l’esperienza accumulata negli anni per contenere l’ex-Udinese. Nei primi 35 minuti non ne vede una poi la sua pervicacia gli permette di vincere il primo scontro
BASTA 6,5: anche se gli spazi sembrano esserci il serbo non riesce a trovare collaborazione nei compagni di squadra per affondare il colpo. Un po’ meglio nel secondo tempo quando i suoi muscoli fanno la differenza e recupera anche una palla al limite dell’area e calcia in porta
ALLAN 6,5: ne recupera un sacco come sempre. Anima della squadra c’è da chiedersi se può essere anche il cervello dei bianconeri. Più polmone e cuore che cervello. I piedi sono onesti ma non raffinati. Il senso tattico che gli permette di capire dove andare gli fa fare spesso un figurone
LAZZARI 5: sbaglia i prima 4 passaggi e a Udine, come fosse San Siro, mugugna. Partita storta ne imbrocca davvero poche; cerca anche il tiro da fuori ma la palla finisce alla fermata dell’autobus di Via Pasolini, poi ci prova da Via Pasolini ma non è proprio serata
GABRIEL SILVA 6,5: dopo tante partite chiuso nel guscio il pulcino comincia a pigolare. Due ottime discese sulla fascia propiziano il gol e un fallo tattico di Stankevicius che meritava il giallo. Crescendo in sicurezza scopriremo un altro giocatore, ottima la sovrapposizione interna, roba del Guido, in occasione dell’assist per Di Natale
PEREYRA 7: un primo tempo da giocatore a tutto campo, inafferabile e e ricco di idee vincenti. Si inventa il bellissimo tocco che porta Gabriel Silva sul fondo per il gol. Migliore in campo nel primo tempo si perde nel secondo
ZIELINSKI 7: nel primo si vede poco e non riesce a proporsi ai compagni anche perchè Pereyra è straripante sulla trequarti. Poche sponde e pochi palloni per lui. Quando al 60° trova la combinazione con Di Natale rischia di trovare il raddoppio, poi anche con un po’ di fortuna serve a Totò la palla del 2-0 ma non va. Gioca a tratti ma ha velocità di pensiero e di esecuzione; si inventa anche una magia prima di sbagliare il lancio per Silva; magia che gli vale l’applauso del pubblico. Intesa con Totò che non si vedeva dai tempi di Sanchez. Potrebbe essere l’arma per la volata finale
dall’85° BADU sv.: agagagaga o come si scrive
DI NATALE 7: 18° gol in mezzarovesciata mettendola in un angolino da biliardo. Qualche altra giocata mirabolante ne illumina la partita anche se per il resto non si fa mai pericoloso in area. Si inventa un paio di combinazioni con Zielinski che fanno brillare gli occhi ai tifosi
dal 79° RANEGIE sv: quando esce un grande giocatore (Di Natale) entra un giocatore grande.