Udinese: le intercettazioni di Spalletti

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Udine, 12 maggio del 2006. I bianconeri guidatio dal tecnico Spalletti si apprestano a disputare uno spareggio Champions con la Sampdoria (terminata poi 1-1) guidata da Novellino. Ora, a distanza di anni, nel corso del processo su calciopoli che vede indagato Luciano Moggi, la difesa dell’ex direttore generale della Juventus pesca dal calderone delle intercettazioni una telefonata intercorsa fra Luciano Spalletti e il designatore Bergamo. Questa inchiesta sportiva che è già stata soprannominata Calciopoli II è solo all’inizio e potrebbe portare, in sede sportiva, a nuove squalifiche o penalizzazioni

Bergamo: “L’importante è che tu sia bello carico”.
Spalletti: “No io son bello carico, naturalmente è come hai detto te con la diciamo supervisione della trasparenza cerca di mandarci una… come hai detto prima dai, di stare attento a tutto quello dai, come hai sempre fatto”.
Bergamo: “Ma guarda io ti posso anticipare che a scanso di diciamo ripensamenti all’ultimo momento gli assistenti li ho già fatti, quindi viene Pisacreta che per noi è il numero 1 e Griselli che è quello di Livorno che quest’anno è stato il numero 1, quindi sei bello blindato e il sorteggio vediamo ora cosa ti dà tra gli internazionali che abbiamo messo in griglia dai”.
Spalletti: “Benissimo dai”.
Bergamo: “Ti do un bell’in bocca al lupo”.
Spalletti: “Ti ringrazio scusami ma li posso, lo posso chiamare o vengo frainteso?”.
Bergamo: “Ma no, quando lo trovi se no sembra che tanto queste cose… Poi discutono su stampa e trasmissioni televisive”.
Spalletti: “Noi abbiamo rinunciato a due trasmissioni televisive e lì non hanno fatto vedere niente, capito tutto?”.
Bergamo: “Dai che ce la facciamo, in bocca al lupo!”