Udinese-Milan, Guidolin: “voglio stare all’Udinese per sempre”

Chiude col botto il mister bianconero la conferenza stampa pre Milan, dichiarando il suo eterno amore all’Udinese, sdrammatizzando così il momento di tensione in casa bianconera che il tecnico di Castelfranco si augura possa passare.

UN MOMENTO PARTICOLARE

La pressione conta, alle volte fa bene e alle volte è necessaria a dare una scossa alla squadra. Sarà necessario essere concentrati, perché troveremo una squadra che ha raccolto meno di quanto prodotto sul campo, perché anche con l’Anderlecht meritava di vincere. Nonostante il periodo rimane una grande squadra e visto che è stata una settimana “mossa” avranno voglia di reagire e uscire da una fase negativa. La stessa cosa vale per noi, che abbiamo un solo punto in classifica. Dobbiamo avere la tensione agonistica giusta.

LA SQUADRA DOPO LE FATICHE DI GIOVEDI’

Li ho visti bene. E’ chiaro che giocare di giovedì è penalizzante, ma non abbiamo il tempo di pensare a smaltire la fatica.

IL MILAN E LE SUE DIFFICOLTA’

Non so quali siano le loro difficoltà, ma è certo che la qualità non gli manca. Sono solidale con Max, ma dei suoi problemi non mi posso occupare.

GLI OBBIETTIVI DI QUEST’ANNO

Faccio fatica a poter rispondere. L’anno scorso eravamo diversi, sia all’andata che al ritorno. E’ cambiato il gruppo, e naturalmente per poterlo fare funzionare al meglio ci vuole del tempo, che noi non abbiamo. Lavoriamo per fare il meglio giorno per giorno, possiamo fare solo questo. Bisogna raggranellare 40 punti per la salvezza, è quello l’obbiettivo.

LA MENTALITA’ COME DENOMINATORE COMUNE

Già giovedì abbiamo avuto segnali importanti in questo senso. In settimana siamo stati coesi, gagliardi, tonici e intensi. Così sono sempre state le mie squadre. Se i segnali valgono siamo sulla buona strada. La filosofia è quella di combattere 90 minuti e se andiamo forte possiamo mettere in difficoltà ogni avversario.

LA RIPARTENZA POSSIBILE

Giovedì abbiamo avuto i segnali positivi e non si parla più di preparazione. E’ cambiato tutto in tre giorni? Sarà il campo a dire se siamo progrediti o meno.

IL GIOCO

Le nostre occasioni le abbiamo sempre create e da qual punto di vista miglioreremo ancora. C’è anche altro da fare: essere meno ingenui, più attaccati ala partita, non regalare nulla, essere più tosti e cattivi dal punto di vista agonistico. Mi aspetto ulteriori segnali di crescita.

ASSENZE

L’assenza di Lazzari non ci voleva, perché da più qualità in mezzo al campo. E’ paradigmatico di come un italiano si inserisca più facilmente. L’importante è che io modifichi qualcosa, non dobbiamo fossilizzarci dal punto di vista tattico. Questo allo scopo di cercare vantaggi, sia in gara che a lungo termine.

INGENUITA’

Sul nostro gol preso in settimana siamo stati ingenui, perché avevamo la palla noi per una punizione e abbiamo preso gol. Dovevamo lavorare in stile basket, gestendo il possesso.

LE PAROLE SU ALLEGRI

Premetto che in Italia un mister deve sempre stare allerta. Mi conoscete, io mi sento sempre in bilico, cerco di essere sempre molto attento e credo sia una mia qualità. Stimo Max e volevo essere solidale con lui, per quello ho pronunciato quelle parole in settimana. Io penso solo all’Udinese, non c’è niente che mi possa distogliere. Io vorrei essere qui anche in futuro, per sempre, con lo stadio nuovo e i miei nipoti – che per adesso non ci sono ma magari arriveranno -. Questo è quello che voglio, come quello dell’AZ Alkmaar a esempio, un impianto solo per noi, coi nostri tifosi, non con gli altri che esultano per le grandi squadre dandomi grande fastidio.

Nicola Angeli