Muriel più Di Natale. E’ il leit motiv che accompagna l’Udinese dallo scorso giugno. Come farà Guidolin a far convivere i due attaccanti con il modulo delle meraviglie, il 3-5-1-1, che ha portato per due volte i bianconeri alle porte della champions? Nella scorsa estate i due giocano insieme solo un tempo in una amichevole estiva ma quando Di Natale raggiunge la giusta condizione (reduce dagli europei) Muriel, dopo una preparazione scintillante, comincia ad accusare i primi dolori all’anca. Guidolin lo lascia fuori per scelta tattica nei due preliminari di Champions (scelta di cui tratteremo più diffusamente nelle pagelle dei prossimi giorni) e lo fa giocare a Firenze dove serve l’assist del gol a Maicosuel. Muriel si rivede per qualche minuto contro la Juventus nel 1-4 di inizio stagione poi il lungo infortunio. Il colombiano alle prese anche con evidenti problemi di peso torna a dicembre; l’inizio è incoraggiante il giovane successore ha gli spunti che da lui ci si aspetta ma arriva al gol proprio nell’occasione in cui Di Natale tira il fiato in panchina. Alla fine della partita di Bergamo l’annuncio di Guidolin: “Ho delle idee, che non sono neanche dei progetti. Potremmo rivedere anche qualcosa a livello tattico per farli giocare insieme”. Fra 3 giorni, il 30 dicembre il ritorno dalle vacanze, con il colombiano che tornerà il 31. Quali possono essere dunque le soluzioni per farli giocare insieme? Le due punte ovviamente. L’altro tratto distintivo della carriera di Guidolin è l’utilizzo del trequartista. Queste sono le due basi da cui partire per capire come giocherà l’Udinese. Per il resto quindi saranno 3 difensori e 4 centrocampisti o viceversa
3-4-1-2
sarebbe l’evoluzione più naturale del modulo precedente: La difesa dovrebbe essere schierata con Benatia, Danilo e Domizzi; il centrocampo con Basta, Pinzi, Allan e Pasquale. Pereyra a sostegno di Muriel (probabilmente leggermente decentrato in modo da ricevere la palla con lo sguardo alla porta) e Di Natale. Questo modulo permetterebbe anche una maggiore copertura con le riserve visto che Lazzari andrebbe a fare naturalmente il vice di Pereyra mentre le due colonne di centrocampo (dove l’Udinese ha assolutamente bisogno di rinforzi) avrebbero i cambi da Badu e da Merkel in arrivo ai primi di gennaio. Ovviamente i movimenti sarebbero ben diversi da quelli del 3511 dove il pressing delle mezzali e i loro inserimenti sono i presupposti per creare la superiorità numerica. Probabilmente con questa nuova soluzione i due centrali sarebbero abbastanza bloccati con Pereyra con i compiti di servire gli attaccanti mentre ad innescare il gioco sulle fasce dovrebbero essere le sponde degli attaccanti sulle verticalizzazioni del centrocampo. Oltretutto è un modulo che permetterebbe di tornare velocemente al 3-5-1-1
4-3-1-2
La difesa a 4 è un’opzione che non si adatta molto alla attuale rosa dell’udinese secondo noi. Fermo restando che le due fasce sarebbero presidiate da Pasquale (Gabriel Silva) e Basta per i due posti da centrale ci sarebbero Benatia, Danilo, Coda e Angella. A centrocampo invece gli uomini sarebbero contati. Fermo restando Allan come fulcro del gioco (e quindi Danilo sempre sulla linea dei difensori) ci sarebbe bisogno di due mezzali. Al momento ci sono Pinzi e Badu con Merkel in arrivo. Lazzari in quel ruolo non ha straconvinto. Quindi i probabili titolari sarebbero appunto Pinzi, Allan e Badu. Se su quest’ultimo come titolare nutriamo parecchi dubbi anche il numero 66 sta arrancando come mai nella sua carriera. Saranno stati gli infortuni ma il Pinzi di quest’anno non ha nemmeno i 90 minuti nelle gambe ( come da lui ammesso causa problema fisico). Quindi questo tipo di soluzione appare un po’ più difficile e anche meno elastica