Alla vigilia della sfida contro il Palermo, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico Andrea Stramaccioni: “E’ innegabile che incontriamo una squadra in un gran momento, dettato dalle prestazioni. La vittoria a Milano sul Milan è ineccepibile e non è frutto di una squadra che è stata solamente brava a sfruttare poche occasioni. E’ una squadra che sta lavorando bene e io credo che dal canto nostro abbiamo metabolizzato, capito e girato pagina dopo la doppia partita negativa. A me piace però rispondere sul campo contro un avversario che sarà un banco di prova importantissimo. Anche i miei ragazzi hanno recepito questo messaggio: facciamo parlare il campo”.
Domani si rivedranno tre mediani?
“Tutte le volte che Badu, Guilherme e Allan sono stati bene, hanno giocato titolari. I nostri punti e le prestazioni migliori sono passate attraverso il modulo con i tre mediani. Io sono d’accordo su questo e sono il primo a crederci. Quando ci sono partite ravvicinate, è inevitabile che ci sia qualche problema fisico e di stanchezza. Ma i migliori risultati sono arrivati con quell’impianto tattico”
Contro il Genoa è stato un problema di calo di condizione nella ripresa?
“Per tutte le squadre di serie A, la terza partita in sette giorni può causare problemi, ma non cerchiamo alibi di questo tipo. Paradossalmente contro il Genoa nel secondo tempo abbiamo giocato meglio del primo, ma loro sono stati cinici a sfruttare le nostre disattenzioni. Mi aveva fatto più arrabbiare l’Udinese del primo tempo, anche se avevamo segnato due gol”
Per maturare bisognerebbe accontentarsi anche dei pareggini in trasferta?
“E’ giusto. Vogliamo tornare con dei punti dal Barbera, che è un campo in cui squadre blasonate sono state in difficoltà. L’importante sarà comunque vedere la voglia di riscatto e portare qualche punto a casa”
Quali mosse hai studiato per affrontare il 3-5-1-1 del Palermo?
“Contro il Genoa è anche vero che siamo stati sfortunati sui gol presi. Detto questo e chiudendo la parentesi della scorsa partita, se vogliamo trovare il lato positivo di quella sconfitta è stata la pericolosità offensiva. Purtroppo abbiamo fatto un passo avanti in questo senso e uno o due indietro in quello della compattezza difensiva”
Come sta Di Natale?
“Per una volta non credo serva fare pretattica. Il capitano nella partita contro il Genoa ha riportato un brutto trauma sul ginocchio sinistro. In settimana ha lavorato molto con medici e fisioterapisti per cercare di recuperare. Questa mattina il provino finale non è andato bene e abbiamo deciso insieme di non aggregarlo alla squadra per la trasferta di Palermo. La nostra intenzione è sfruttare la sosta per rimetterlo in campo contro il Chievo. Non possiamo permetterci alcun rischio sul capitano, che va preservato da ogni pericolo”
Una punta o due punte a Palermo?
“Queste sono le difficoltà impreviste. La defezione di Di Natale nessuno se l’augurava. Passare al modulo a una punta significherebbe snaturare un po’ quello che stiamo facendo. Vorrei non stravolgere il canovaccio tattico per un’assenza, per quanto importante. Ci manca comunque l’ultimo allenamento per valutare le scelte in base ai ragazzi a disposizione. Thereau ha caratteristiche per fare bene sia con Di Natale che con Muriel, perché lui a volte sfiora il ruolo di trequartista, sebbene io gli faccia capire quanto sia importante che stia vicino alla porta. Sono curioso anche io perché Thereau e Muriel nei primi trenta minuti di Roma hanno fatto benissimo insieme. Avendo tre attaccanti in rosa, rischi di essere corto se manca uno, però ci adattiamo, non dimenticando i due ragazzi Zapata e Lucas Evangelista. E’ pericoloso snaturarsi per un’assenza, questo lo ripeto”
Come ha preso le parole del patron Pozzo?
“Non sapevo a fine partita con il Genoa delle parole pronunciate dal patron. Eravamo arrabbiati tutti e due. Il presidente ci è sempre vicino e vuole, come lo vogliamo noi, che torniamo a fare bene. Confrontandoci sulla partita a freddo, abbiamo constatato che la pensiamo allo stesso modo, come i tifosi e gli stessi giocatori. E’ stata una partita storta e rispondiamo sul campo. Le parole di Zamparini? Se loro competono per l’Europa, noi competiamo per la salvezza e vogliamo portare in cascina punti pesanti per la nostra classifica. E’ giusto che loro siano entusiasti perché vivono un momento positivo”
Un Palermo pieno di giovani interessanti
“Quello che invidio al Palermo è il fatto che da due anni lavorano con gli stessi elementi, facendo crescere talenti come Vazquz e Dybala, che adesso sono ancora giovani, ma anche come Barreto, che sono maturati. Complimenti a Zamparini per non aver stravolto la loro progettualità anche dopo la retrocessione”