Pozzo risponde alle polemiche sulla possibile sponsorizzazione della Dacia allo staido che potrebbe portare al cambiamento del nome da Stadio Friuli a Dacia Arena. I tifosi si sono divisi, la politica è scesa in campo con tutti i suoi giochi e i suoi distinguo
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SOLDATI: siamo molto irritati per quanto scritto negli ultimi giorni su i mass media. La friulanità è parte integrante di noi e della nostra società, c’è stata una speculazione vergognosa. Abbiamo sprecato 10 anni in chiacchiere inutili e poi abbiamo costruito lo stadio in un solo anno. L’ipotesi dello stadio a Pozzuolo, studiata da me e Rigotto, sarebbe stata conveniente ma abbiamo ricevuto lo stop del paron Pozzo perché voleva sistemare l’impianto dello Stadio Friuli. Abbiamo riqualificato lo stadio rinunciando a dei ricavi molto superiori. L’ipotesi di sponsorizzazione, che al momento è un’ipotesi, è stata vittima di una speculazione vergognosa
POZZO: sono anni che ho lasciato l’Udinese ai miei figli perché la mia volontà era quello di lasciare il calcio; i miei figli hanno insistito per tenere la società per cui ora la società è gestita soprattutto da mio figlio Gino e dai suoi collaboratori. Bisogna essere masochisti per lavorare in una situazione come questa. Io sono qui per dare una mano, il calcio è stato una passione ma anche una via crucis. Avevamo avuto offerte dal comune di Pasian di Prato e Campoformido che ci sarebbero costate di meno. Invece abbiamo sistemato l’impianto esistente e in futuro sistemeremo anche la tribuna. Chi ci ha guadagnato più di tutti sono i cittadini! Noi ci siamo accordati il fardello di sistemare lo stadio facendo risparmiare al comune un milione all’anno di gestione. Se avessimo fatto solo i nostri interessi qui sarebbe diventato un altro Stadio Rocco che è un disastro visto che non ci sono i fondi. Pozzo si è ritirato e ha lasciato la società ai figli che portano avanti la società insieme ai collaboratori. Me la sono presa con li direttore del giornale che per vendere 4 copie in più ha messo su questa vicenda. Si vergognino tutti quelli che hanno strumentalizzato questo atto di sponsorizzazione. Chi ha scritto deve vergognarsi, mi riferisco a Medeossi e Cibischino. Hanno scritto che ho profanato i morti del terremoto. Si vergognino.
Abbiamo creato una rete commerciale per raccogliere gli sponsor e possiamo dare un nome allo stadio. Si parla di una trattativa e comunque nessuno ha mai detto che il nome “Friuli” sarebbe stato tolto. La decisione spetta al comune che guadagnerà e potrebbe utilizzare i soldi per sistemare le strade che sono adatte solo a Edy Orioli (campione di moto enduro degli anni 80). Noi abbiamo la possibilità di guadagnare, di far guadagnare ai cittadini ma la decisione spetta al comune come è stato deciso in consiglio comunale al momento della votazione sulla convenzione
Hanno scritto che attribuendo uno sponsor avremmo intaccato le vittime del terremoto del 76. E’ falso. Il Nome Friuli non ha alcuna attinenza con il terremoto