C’è bisogno di due vittorie per il decimo posto. Come è avere il destino nelle proprie mani?
“Pensiamo molto a domani. La Sampdoria è una diretta concorrente per il decimo posto. Non faremo calcoli, ma daremo solo il massimo di noi stessi. Abbiamo la forza per combattere bene contro una squadra che ha giocatori importanti. Noi in casa ultimamente sbagliamo poco e speriamo di continuare così”.
Quanto peseranno le assenze di Widmer e Perica?
“Non ci saranno grandissimi cambiamenti, se non per le assenze. Sarà sostanzialmente la stessa formazione dell’ultima in casa, senza Widmer e Perica, che sono infortunati”.
Chissà dove sarebbe questa Udinese senza gli infortuni.
“Abbiamo il dovere di credere che chi andrà in campo darà il massimo a prescindere. Certo è che quando mancano giocatori importanti, non è semplice. Ma sarà un modo per verificare l’idoneità di alcuni giocatori che magari hanno giocato meno. Sono convinto che faremo comunque una buona prestazione, come fatto nell’ultima in casa contro l’Atalanta. Gabriel Silva darà la sua disponibilità in un ruolo non suo, ma in ogni caso sarà la nostra una bella squadra messa in campo”.
Balic è andato molto bene domenica.
“Domenica Balic mi ha sorpreso. Spesso in Italia i giovani vengono un po’ accantonati. A essere sincero, non avevo intenzione di inserirlo. Poi ho deciso di metterlo dentro perché non ero soddisfatto dalle prestazioni di chi era in campo. E devo dire che mi ha sorpreso tantissimo per personalità, equilibrio e spensieratezza. Dopo tanta attesa abbiamo trovato un giocatore che può dare tanto sotto il punto di vista del rendimento”.
Il nuovo modulo penalizza un po’ Jankto?
“Jankto ha 21 anni e ha fatto 25 partite al primo anno di serie A. Spende molto quando lavora, e non credo sia penalizzato dal discorso tattico del 4-4-2. Forse gli manca un pochino il lavoro di supporto che prima faceva Thereau. Secondo me, comunque lui ha un passo giusto e finché tiene il ritmo, lo faccio giocare”.
Thereau punta centrale è un’ipotesi?
“Sì, sto lavorando anche su Thereau come prima punta, ma vista la possibilità di disporre di Zapata, non è un’urgenza, per ora. Abbiamo gli uomini contati e non ci sarà bisogno di grandi cambiamenti. De Paul? Può giocare su entrambe le fasce, ma nel caso giocasse a sinistra, avrebbe bisogno dall’altra parte di un esterno destro di ruolo”.
Cosa teme della Sampdoria?
“Hanno un ottimo palleggio, sanno mantenere alla grande il possesso palla. Hanno consolidato un buon modello di gioco grazie al lavoro assiduo di Giampaolo. La scoperta di Schick è stata una lieta sorpresa per loro. Bisogna stare molto attenti, come fatto all’andata, senza conceder loro tanto campo. Giampaolo mio allievo? Con Marco ci conosciamo da molti anni. E’ un ragazzo che è cresciuto molto, ma che non ha ottenuto ancora pienamente quanto merita”.
Contento del ritorno in A della SPAL?
“Per me tornare a Ferrara è e sarà sempre una grande emozione e devo dire che sono molto contento del loro ritorno in serie A. E’ giusto che loro siano ritornati. All’epoca per noi la SPAL era quasi un mito. Sono passati lì dei grandissimi calciatori friulani”.