Una vera e propria disfatta. L’amichevole estiva a Bergamo per il trofeo Bortolotti contro l’Atalanta ha messo a nudo, e forse in maniera ingenerosa, gli attuali limiti dell’Udinese. A memoria mai la squadra guidata da Guidolin aveva subito 5 gol in una partita. L’espulsione di Kelava alla fine del primo tempo ha segnato indubbiamente il match: dei 5 gol due son venuti da calci diretti (uno su punizione, uno su rigore) uno da una follia di Danilo per la quale altri giocatori sarebbero stati messi in panchina per il prossimo mese. Insomma forse più limiti di nervosismo e di concentrazione che tecnici. Delude, alla prima vera prova di questa annata, il brasiliano Maicosuel. Domenica partita in famiglia per chi non ha giocato o ha fatto pochi minuti a Bergamo, da lunedì scatta il piano per il preliminare di Europa League contro il Siroki Brijeg previsto per giovedì sera.
“Se al 44′ del primo tempo qualcuno mi avesse detto che avremmo perso 5-2 non gli avrei mai creduto – commenta laconico mister Guidolin al termine del match -. Ci stavo comportando bene e improvvisamente ci siamo trovati sotto di un gol e di un uomo. L’episodio ci ha innervosito e ci siamo disuniti. Questo, però, non deve succedere, dobbiamo sempre tenere alto il livello di concentrazione per superare le avversità. Non parliamo dell’arbitro e non cerchiamo alibi, la colpa è nostra”.
Che impressione le ha fatto la squadra fino all’1-1?
“In gamba, ha affrontato l’impegno con la giusta personalità e il giusto piglio. Ho visto tutti molto attenti”.
Che cosa ha detto Kelava all’arbitro?
“Credo ci sia stata un incomprensione”.