Alla vigilia del match casalingo con l’Hellas Verona, valido per il secondo turno di ritorno, mister Gotti ha parlato ai microfoni di Udinese TV. Di seguito le sue dichiarazioni.
Dopo i due pareggi con Atalanta e Inter e la vittoria con lo Spezia, pensa che l’Udinese abbia intrapreso la strada della continuità?
Vorremmo tutti che sia così, vorremmo sempre riuscire a prenderci punti con la maggior continuità possibile. Oltretutto i pareggi vengono valorizzati se susseguiti da una vittoria che li consolida.
Sarà la prima Udinese dell’anno senza De Paul: come l’ha ridisegnata? Può essere una strada l’indietreggiamento di Pereyra con l’ingresso di un nuovo attaccante?
Di sicuro è una delle soluzioni, peraltro spesso utilizzata nel recente passato, ma non è l’unica.
Come ha visto Okaka dopo il rientro dal lungo stop?
Mi ha stupito perché lo pensavo un po’ più indietro. Stefano ha la sua stazza molto importante, viene da una lunga inattività e un successivo periodo di allenamenti individuali. Sarà stato forse l’entusiasmo nel rientrare in gruppo, sarà il duro lavoro che ha svolto individualmente, ma l’ho trovato in uno stato di forma più avanzato di quanto mi aspettassi.
Le sue impressioni dal vivo su Braaf?
L’ho visto molto di lui, ma esclusivamente nel calcio giovanile, dove ha espresso grandi qualità anche in Nazionale e nell’Under 23 inglese. Allenarsi e competere con avversari di serie A cambia le cose, ma non c’è dubbio che abbia grandi qualità.
Che gara si aspetta con il Verona?
Questa settimana, rivedendo a freddo la partita dell’andata, mi è sembrato di vedere una partita diversa da quella che ricordavo. Tutte e due le squadra da allora hanno messo nel motore molto lavoro e hanno nel frattempo cambiato alcuni giocatori.
Il Verona ha tra le sue file molti ex (Faraoni, Barak, Lasagna): teme il “dente avvelenato” di questi giocatori?
Ho grande rispetto delle loro qualità. Se stanno bene sono ottimi giocatori.
La gara di domani è considerata come un derby dai tifosi, che durante la rifinitura vi hanno omaggiato con striscioni e incoraggiamenti. Come ha reagito il gruppo a questa sorpresa?Come nel pre e post lockdown la mancanza dei tifosi aveva reso irreale le situazioni rispetto alle abitudini precedenti, allo stesso modo oggi entrare nel campo di allenamento trovare quell’atmosfera è sembrato irreale al contrario. I tifosi che si sono presentati oggi hanno dato solo contributi di positività, il che sappiamo che non è scontato. È stato bello sentire la loro vicinanza.