Pagelle semiserie della serata. Nessuno se ne abbia a male
POZZO 10
: la sua assenza incombe sull’intero consiglio comunale e riesce laddove nemmeno Mario Monti osa pensare di arrivare. La quasi unanimità del consesso si rivela una vittoria totale da condividere con il sindaco e con il direttore amministrativo Rigotto presente in sala. Starordinario anche il tempismo perfetto con cui la decisione dello stadio viene portata al dibattito pubblico. Dopo un quarto posto e la fantastica stagione che le zebrette stanno disputando era molto difficile dire di no al Paròn. Game, set, match. Fa approvare da una giunta di centrosinistra la concessione dello stadio a un privato. Un pressing a tuttocampo che ha portato a una vittoria schiacciante. Roba da Milan di Sacchi
HONSELL 9: una vittoria totale per il sindaco. Eletto anche con la spinta di Pozzo (spinto da una profonda verve anti Cainero) il sindaco riesce con numerosi equilibrismi a portare a casa un colpo che gli varrà con ogni probabilità il secondo mandato anche se l’opera non era in programma. Tiene dritta la barra di comando anche se nei giorni precedenti il consiglio la barca sbanda paurosamente e la maggioranza deve aprire all’UDC per garantirsi la maggioranza. E’ mancata nella serata però una zampata del sindaco che non ha mai preso la parola. Sarà pure la prassi ma in un momento così cruciale il sindaco poteva lasciarsi andare in un discorso accorato che sinceramente ci aspettavamo. Un grande solista deve saper fare le giocate decisive anche nelle grandi partite
ANZOLINI 8: bravo a portarsi a casa alcune aperture da parte della maggioranza in cambio del voto favorevole che, alla fine dei conti, forse non sarebbe servito. Apprezzabile l’emendamento per la cancellazione dei biglietti gratuiti (non sappiamo bene in che termini la cosa fosse in vigore) ai consiglieri comunali. Certo che a inizio mandato ai vertici dell’UDC c’era Cainero. Chissà se gli elettori che avevano creduto nel candidato del centrodestra saranno d’accordo con questo doppio passo che porta l’UDC con un piede dentro la maggioranza. Segna il gol in zona Cesarini
PIRONE 8: giovane consigliere comunale capogruppo di Sinistra e Libertà ha fatto penare la maggioranza negli ultimi giorni tentennando sul suo voto favorevole che alla fine è arrivato. Aldilà del suo orientamento politico che forse non tutti gradiranno segnaliamo un grande prospetto del firmamento politico regionale. Parla all’anima e alla ragione e per questo farà strada. Se gioca a calcio come fa politica l’Udinese può valutarlo come esterno sinistro al posto di Neuton
ARPINO 8: unico in tutto il consesso ad avere le palle di votare no. Secondo il suo pensiero meglio vendere lo stadio che darlo in concessione. Non cede al buonismo che a un certo punto pervade l’aula e rimane, duro e puro, a lottare contro la delibera. Chissà che la prossima campagna elettorale anti Honsell non riparta proprio dalle sue posizioni sullo stadio. Per la determinazione e la fede nel suo credo ci ricorda Di Biagio, mediano dell’Italia 98 e 2000, che si dedicava al suo compito anche nelle sconfitte più amare
MAIO 7: capogruppo del PD avrebbe avuto il merito di condurre in porto, secondo la stampa locale, la trattativa con l’UDC. A qualcuno può sembrare vecchia politica scambiare il voto in cambio di un apertura sul quoziente familiare ma la maggioranza si giocava moltissimo su questo fronte. Una eventuale debacle in aula avrebbe potuto significare una notte dei lunghi coltelli. Non incanta per verve nei suoi interventi ma porta a casa l’essenziale. Una vita da mediano esulta anche lui per la vittoria finale.
DORDOLO 5,5: comunque uno la pensi il capogruppo della Lega rimane lo show più interessante del consiglio comunale. Si agita e si dibatte facendo spola fra banchetto della stampa e il suo seggio, se la ride durante le votazioni inveendo contro la maggioranza che boccia l’emendamento Zaccuri, si confronta e anche piuttosto duramente con i tifosi più accesi presenti in aula ma scivola come un dilettante sulla vicenda dei biglietti gratuiti ai consiglieri. Non ne ha mai usufruito personalmente ma in alcune occasioni lo ha ceduto ad un amico. Cioè pure peggio. Poi specifica “è successo una sola volta”. Gli bocciano tutti gli emendamenti sulla capienza dello stadio che partirà da 25 mila posti e che no nprevederà strutture atte a supportare più spettatori. Vota SI’ lo stesso. Fantastica la bagarre con Mansi che lo accusa “Stai dicendo bugie”. Rifinitore a metà.
MICHELINI 5: alla fine messo di fronte all’esistenza di una maggioranza in aula preferisce votare sì nonostante una lunga campagna con lo scopo di indebolire il sindaco e metterlo in condizioni di entrare in crisi in consiglio comunale. Da grimaldello per far saltare Honsell a trionfo assoluto del sindaco: per il PDL, che aveva cercato di mettersi di traverso in ogni modo, è una debacle totale. Magari diranno che hanno preferito tutelare l’interesse dei tifosi ma rimane il fatto che venerdì in commissione conliare Honsell era entrato in conclave come cardinale e esce al consiglio come Papa. In una partita sarebbe stato sostituito dal mister che gli avrebbe sussurato dopo una palla persa ” ti ho visto un po’ stanco ho preferito toglierti”
MANSI 3: non siamo ancora convinti di aver capito bene per cui eventualmente chiediamo scusa per il votaccio ma la richiesta del consigliere mansi è quella di respingere l’emendamento di Anzolini per eliminare i biglietti gratis ai consiglieri. Insomma in periodi di caste e autoblu Mansi voleva ancora il biglietto gratis per la partita. Speriamo di non aver capito bene. Scatena le furie di Perna e Bertoli. Se davvero ha chiesto i biglietti gratis lo invitiamo a dare le dimissioni. Fra Egidio Calloni e Communardo Niccolai
BERTOLI 9: nel corso del dibattito ci cita, facendo i complimenti alla diretta twitter di udine20. Una rabona che gli vale un voto altissimo