UDINE – E’ stata presentata l’edizione 2016 di Suns Europe, il principale Festival europeo delle arti nelle lingue minoritarie. Una tre giorni di musica, cinema, teatro e letteratura declinata nelle lingue minoritarie del Vecchio Continente, che dall’a1 al 3 dicembre, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, vedrà protagonisti band, registi, scrittori e attori espressione degli idiomi minoritari di Friuli, Irlanda, Faer Oer, Bretagna, Frisia, Paesi Catalani, Groenlandia, Galizia, Sapmi (la cosiddetta ‘Lapponia’), Chucokta, Galles, Scozia, Sardegna e Isola di Man.
Nella sede della Regione di Udine, è stato svelato il programma del Festival, alla presenza dell’assessore regionale Cristiano Shaurli, del presidente dell’ARLeF Lorenzo Fabbro, del presidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine Paolo Vidali, del direttore artistico di Suns Leo Virgili e dell’assessore comunale Federico Pirone, moderati dal presidente della Cooperativa Informazione Friulana, Paolo Cantarutti.
L’unicità di Suns Europe
Suns Europe, dopo il successo della prima edizione, ospitata lo scorso anno sempre a Udine, si pone l’obiettivo di promuovere produzioni artistiche ricercate e originali mostrando come la diversità linguistica, oltre a essere una ricchezza culturale e un diritto fondamentale, sia anche un’inestimabile risorsa creativa. Una vera e propria ‘Babele’ di lingue, di suoni, di contaminazioni da non perdere. Dall’1 al 3 dicembre, praticamente ogni mezz’ora, ci sarà un appuntamento, uno spettacolo, un’esibizione, una proiezione, un incontro. E con ‘SunsDoc’, ci sarà spazio anche per assaggiare i sapori legati alla diversità linguistica e alle minoranze.
«Prendiamoci il merito di essere diventati un punto di riferimento, in Europa, per le arti in lingua minoritaria – ha affermato l’assessore Shaurli –. La nostra lingua non è solo un vantaggio competitivo, ma va intesa come uno strumento di apertura verso l’esterno. Ed è proprio questo lo spirito di Suns, un festival ‘progressista’, in quanto è in grado di guardare al domani creando contaminazione e riportandoci al centro dell’Europa». Una manifestazione che, come ha messo in luce Fabbro, dimostra come le lingue possano essere motivo di crescita: «Grazie al Festival promuoviamo Udine e tutto il territorio friulano in Europa. In questo caso specifico, l’utilizzo della lingua minoritaria diventa ricchezza culturale ma anche occasione di promozione turistica e di ritorno economico per il territorio». L’assessore comunale Pirone ha scomodato Spinelli per rimarcare come «L’Europa siamo noi e la facciamo noi, anche grazie a un evento come Suns. Qui non c’è nulla di minore o di minoritario, solo una gran voglia di riaffermare l’identità europea». A sottolineare il ruolo del Teatro come ‘centro della cultura cittadina’ è stato Vidali, che ha auspicato una maggiore visibilità per le produzioni artistiche in lingua friulana. «E’ il momento di assegnare a questi lavori la dignità che meritano».
I protagonisti per la sezione Musica
A entrare nel merito del programma del Festival, è stato Leo Virgili. Nella sezione Musica, si esibiranno sul palco del Giovanni da Udine IMLÉ (Irlanda) con il loro rap e pop gaelico irlandese, STESO (Fær Øer) con sonorità eteree e ipnotiche dal profondo nord, FAMILIA CAAMAGNO (Galizia), quintetto che canta in galego fondendo rock’n’roll, pop e r’n’b, BRIEG GUERVENO (Bretagna), autore, compositore, chitarrista e performer in lingua bretone, VERONIKA USHOILIK (?ukotka), la ragazza dalla voce dorata, GURUDE (Khakassia), cantautore e performer che si rifà in maniera creativa al canto armonico della tradizione siberiana, RORY McGRATH (Cornovaglia), cantautore ispirato e attivo anche in ambito teatrale, e NORMA (Frisia), artefice di melodie acustiche di alta intensità. A questi si aggiungono i selezionati di Suns Ladinia: DORO GJAT (Friuli), che unisce rap e pop con uno stile unico e utilizza con carattere la lingua friulana, e BERDON (Ladinia), un gruppo della Val di Fassa.
I nomi dei partecipanti per Cinema e Letteratura
Per la sezione Cinema partecipano al Festival RÚBÁI (Irlanda, 2013), cortometraggio di Louise Ní Fhiannachta, SOS MORTOS DE ALOS (Sardegna, 2015), mockumentary di Daniele Atzeni, GIKSAŠUVVON EALLI (Sápmi, 2015), film di Egil Pedersen, BREZ MEJ (Friuli/Benecjia, 2013), documentario di Giovanni Chiarot, FRIÛL REVOLUTION (Friuli, 2016), mockumentary di Marco D’Agostini e I Cjastrons, AMONA PUTZ! (Paese Basco, 2009), cortometraggio di Telmo Esnal, SUMÉ – MUMISITSINERUP NIPAA (Groenlandia 2014), documentario di Inuk Silis Hoegh, INT/ART (Friuli, 2016), documentario di di Dorino Minigutti. Per la sezione Letteratura ospiti speciali saranno l’esploratore di memoria e cultura Alessandro Portelli, la punta di diamante della letteratura friulana contemporanea Stefano Moratto e lo scrittore e musicista catalano Xavi Sarrià.
Come assistere alla serata finale
Sono già disponibili i biglietti gratuiti per assistere alla serata finale di Suns Europa. Tutti gli interessati a partecipare allo spettacolo che andrà in scena al Teatro Giovanni da Udine a partire dalle 21 di sabato 3 dicembre, potranno ritirarli nelle sedi di Radio Onde Furlane (in via Volturno 29) e dell’ARLeF, l’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana (via Prefettura 13). Dal 24 novembre, i tagliandi si potranno trovare anche alla biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (massimo sei biglietti a persona).
Da chi è organizzato il Festival
Suns Europe è un progetto realizzato da Radio Onde Furlane con il sostegno dell’ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane-Agenzia regionale per la lingua friulana) e della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, in collaborazione con Puntozero, Comune di Udine, Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Il Laboratorio, Regione autonoma Trentino–Alto Adige.
Tutto il programma e le info sono su www.sunseurope.com e sulla pagina Facebook ‘SUNS Europe’.
GURUDE (Khakassia)
Cantautore e performer, si rifà in maniera creativa al canto armonico della tradizione siberiana. Tra world music, pop e new age, con la voce e con il flauto ‘hobrakh’ evoca atmosfere ancestrali, talvolta abbinandole a melodie e sonorità più mainstream.
STESO (Fær Øer)
Sonorità eteree e ipnotiche dal profondo nord. Il progetto musicale che fa capo a Hergeir Á. Staksberg è caratterizzato da suoni avvolgenti, ritmiche dilatate e dalla voce magica di Unn Kragesteen. Trip hop elegante e non convenzionale. Ghiaccio bollente.
BRIEG GUERVENO (Breizh)
Brieg Guerveno è un autore, compositore, chitarrista e performer. Insieme a Joachim Blanchet alla batteria, a Xavier Soulabail al basso e al chitarrista Eric Cervera, si dedica già da tempo a produrre musica robusta e obliqua in lingua bretone. Il risultato è una miscela avvincente e avvolgente di hard, prog, folk e noise rock, confezionata con passione ed esperienza.
VERONIKA USHOILIK (?ukotka)
Nella lontana ?ukotka, Veronika Ushoilik è conosciuta come “la ragazza dalla voce dorata”.
Le sue doti vocali le permettono di spaziare tra il canto armonico di gola e melodie di gusto pop’n’soul. Il tutto è supportato da arrangiamenti che strizzano l’occhio al pop internazionale. Tra Billboard e tradizione sciamanica.
FAMILIA CAAMAGNO (Galicia)
Familia Caamagno è un quintetto proveniente dalla Galizia. In attività dal 2011, la band si muove con disinvoltura tra rock’n’roll, pop e r’n’b e canta in galego con personalità e carattere.
In questi anni ha accumulato una certa esperienza, riscuotendo successo di pubblico e di critica e ritagliandosi un proprio spazio all’interno della vivace scena musicale galiziana.
RORY MCGRATH
Attore e autore teatro, protagonista di show televisivi e di trasmissioni di divulgazione culturale e cantautore, Rory McGrath è un personaggio molto conosciuto in tutto il Regno Unito. La musica è solo una delle sue passioni, ma è quella in cui ha la possibilità di esprimersi in cornico, lingua celtica fortemente minorizzata usata ancora da poche migliaia di persone in Cornovaglia, nell‘estremo sud-ovest della Gran Bretagna.
IMLÉ (Ireland)
Una miscela elegante e raffinata di musica e parole. Rap, pop e gaelico irlandese si fondono con efficacia e colpiscono il cuore, il cervello e i muscoli di chi ascolta.
Una dichiarazione d’amore per la musica e per la lingua irlandese confezionata in rima e con il groove giusto.
NORMA
Coming from the northern part of Friesland, you will hear the clear, warm voice of Norma – real name Norma Schultz – and her simple, yet incisive melodies. She gives her personal touch while composing and interpreting her intimate, enveloping pop songs with an introspective edge, all written in Frisian language.
BERDON (Ladinie dolomitane / Ladinia)
Berdon è un gruppo della Val di Fassa, attivo dal 2013, che ha trovato il suo assetto definitivo un anno fa. Tommaso Dondio (batteria), Sebastiano Dorich (voce e chitarra), Luciano Calligari (voce e chitarra) e Damiano Bernard (voce e basso) abbinano testi in ladino e un rock obliquo e abrasivo. Giovanissimi, si sono 'fatti le ossa' partecipando ad alcune rassegne locali ed interpretando alla loro maniera canzoni pescate dalla tradizione o appartenenti al repertorio di altri artisti fassani.
DORO GJAT
Dalla Carnia con passione, Luca ‘Doro Gjat’ Dorotea è uno dei personaggi di punta della generazione della cosiddetta «gnove musiche furlane». Unisce rap e pop con uno stile unico e utilizza con carattere la lingua friulana, da sola o assieme a inglese e italiano. Cresciuto tra i Carnicats, in continuità con quell'esperienza da alcuni anni ha intrapreso un percorso solista già ricco di soddisfazioni.
CINEMA
RÚBÁI (Éire, 2013)
di Louise Ní Fhiannachta CINEMA/cortometraggio
Le domande e le risposte di una bambina di otto anni sulla vita e sul mondo, tra ricatto emotivo e confronto/scontro religioso e filosofico.
Un cortometraggio in gaelico, firmato dalla scrittrice e regista Louise Ní Fhiannachta, che è stato proiettato al Tribeca Film Festival nel 2014 ed ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra l’altro, in Sardegna (Babel Film Festival 2015), Polonia (Ale Kino! 2014) e Stati Uniti (Cleveland International Film Festival 2015).
NODAS. LAUNEDDAS IN TEMPUS DE CRISI (Sardigna, 2015)
di Umberto Cao e Andrea Mura CINEMA/documentario
Umberto Cao e Andrea Mura raccolgono le voci e raccontano le esperienze di cinque talenti della nuova generazione di suonatori di launeddas, lo strumento principe della tradizione musicale sarda, con la sua storia storia millenaria, che ha rischiato l’estinzione nella seconda metà del secolo scorso e che ha conosciuto nuova vita negli ultimi decenni.
Uno sguardo sulla Sardegna contemporanea, tra musica, identità e questioni socioeconomiche.
GIKSAŠUVVON EALLI (Sápmi, 2015)
di Egil Pedersen CINEMA/film
Una storia drammatica per un film avvincente. Una ragazza, il suo cane e i suoi genitori in un paese sàmi del nord della Norvegia. Egil Pedersen affronta il tema della relaione genitori-figli descrivendo una vicenda tormentata tra dolore, sofferenza e ricerca di aiuto e verità.
BREZ MEJ (Friûl / Benecjia, 2013)
di Giovanni Chiarot CINEMA/documentario
Un’idea imprenditoriale senza confini in un’area a lungo segnata dalla presenza asfissiante del confine. La storia di Alan e della sua scelta di avviare la propria attività nella piccola frazione di Prosnid / Prossenic/ Prossenicco.
FRIÛL REVOLUTION (Friûl, 2016)
di Marco D’Agostini e I Cjastrons CINEMA/mockumentary
Un’altra anteprima friulana in vetrina a SUNS EUROPE. Il mockumentary in sei puntate che descrive il Friuli contemporaneo, le sue tensioni e le sue pulsioni rivoluzionarie arriva sullo schermo… tutto in una volta.
La comicità visionaria sperimentata dai Cjastrons negli studi di Radio Onde Furlane si trasforma in immagini in movimento.
AMONA PUTZ! (Euskal Herria, 2009)
di Telmo Esnal CINEMA/cortometraggio
Una commedia esilarante e irregolare, che ha per protagonista una nonna… gonfiabile!
Opera esemplare dello stile di Telmo Esnal, autore e cineasta basco, nel cui curriculum spiccano tanto le collaborazioni, come aiuto regista, con cineasti come Alex de la Iglesia e Dionisio Perez, quanto una serie di corti e lungometraggi, a partire da Aupa Etxebeste! del 2005, la commedia in euskera di maggior successo di tutti i tempi.
SUMÉ – MUMISITSINERUP NIPAA (Kalaallit Nunaat 2014)
di Inuk Silis Hoegh CINEMA/documentario
Un documentario intenso che ripercorre l’esperienza dei Sumé, la prima rock band groenlandese a cantare in lingua inuit, tra il 1973 e il 1976.
Le sue canzoni parlano di identità, memoria, oppressione e rivoluzione ed accompagnano il risveglio culturale e politco della Groenlandia e l’avvio di un processo di autodeterminazione che porterà ad una redifinizione dei rapporti tra la grande isola del nord e la Danimarca.
INT/ART (Friûl, 2016)
di Dorino Minigutti CINEMA/documentario
Un assaggio in anteprima di un progetto creativo in lingua friulana dedicato alla creatività in lingua friulana che si mette in relazione con il mondo.
Storie di ‘Int’ (gente) di ‘Art’ (d’arte) e quindi ARTisti INTernazionali: giovani musicisti, illustratori, registi, attori, ballerini, fotografi.
Una riflessione – allargata ad altre comunità di minoranza – sull’influenza e sul ruolo che l’identità linguistica e culturale ha per i giovani creativi nelle diverse discipline artistiche.
LETTERATURA
WE ARE NOT GOING BACK EVENT SPECIÂL /LETTERATURA/incontro
La leteradure orâl des gnovis minorancis, cun Alessandro Portelli
KEBAR KROSSÉ (Friûl, 2016)
di Stefano Moratto LETTERATURA/incontro
Presentazione in anteprima assoluta del nuovo romanzo di Stefano Moratto. Una storia afrofriulana che conferma la scrittura visionaria e babelica di uno degli autori più innovativi della letteratura friulana contemporanea.
DONALD DAL TILIMENT(Friûl)
di Stefano Moratto / con Teatro Sosta Urbana LETTERATURA/spettacolo teatrale
Le avventure di Saco e Pidin, protagonisti del romanzo che all’inizio del nuovo millennio ha rivoluzionato la narrativa in lingua friulana, escono dalle pagine del libro all’epoca pubblicato dal Cantîr e prendono nuova vita con le voci di Teatro Sosta Urbana. Lettura scenica di un testo visionario e dal ritmo sincopato.
SUNS DI LEI LETTERATURA/incontro
Lingue, poeti e poesie che si incontrano. Un confronto tra autori… all’ultimo verso.
CANTAR, TOCAR, ESCRIURE, VIURE
Incontro/conversazione cun Xavi Sarrià (Països Catalans). LETTERATURA/incontro
Nato a Barcellona e cresciuto a Valencia, Sarrià è scrittore, cantante e chitarrista. Dal 1993 al 2014 ha cantato, suonato e scritto i testi negli Obrint Pas, band artefice di una potente miscela di ska, rock, punk, reggae e folk, tra le più interessanti ed attive dell’intera scena dei Paesi Catalani.
Nel frattempo, dopo Històries del Paradís (2008), due anni fa ha pubblicato il suo nuovo romanzo Totes les cançons parlen de tu.