Dal 1972 ad oggi sono stati 445 gli avvistamenti ‘ufficiali’ di Ufo in Italia, quelli registrati cioè dall’Aeronautica militare. La regione con il maggior numero di avvistamenti è il Lazio, con 53 casi, mentre sul lato opposto della classifica c’e’ il Molise, con un solo caso. L’anno del boom è stato il 1978: 69 avvistamenti; solo nel 1976 non ce n’e’ stato nemmeno uno. Sono i dati – tratti dal volume “Ufo i dossier italiani (Mursia) – resi noti durante il Congresso ufologico mondiale di San Marino, cominciato oggi e che si concluderà domani.
L’Aeronautica Militare, che è l’organismo istituzionale incaricato di raccogliere e verificare le segnalazioni di Ufo, svolge un’indagine tecnica per stabilire se c’è una correlazione tra gli avvistamenti ed “eventi umani o fenomeni naturali”, essenzialmente allo scopo di garantire la sicurezza del volo e nazionale. Se al termine non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale, si classifica l’episodio come avvistamento di Oggetto Volante Non Identificato (Ovni). “Questo congresso – spiega Roberto Pinotti, segretario generale del Cun, il Centro Ufologico Nazionale che ha organizzato l’evento – guarda a tutto tondo la persistente casistica attuale alla luce di quella del passato, degli interrogativi conseguenti e anche di eventi connessi con l’intelligence, come ad esempio il cosiddetto caso-Eisenhower, che ipotizza un contatto ufficiale fra amministrazione Usa e piloti extraterrestri nel 1954. E qui a San Marino è presente la pronipote del presidente americano dell’epoca”. “Con questo simposio – spiega Vladimiro Bibolotti, presidente del Cun – si segna una tappa importante per l’ufologia, con la rappresentazione di scuole di pensiero (teologica anche) diverse. La conclusione e’ la stessa anche se parte da presupposti diversi: il fenomeno e’ reale”.