Un convoglio lungo 87 metri in transito sulla A4. FOTO

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E’ il trasporto eccezionale più grande nella storia di Autovie Venete: un pezzo del motore che farà funzionare la Centrale di cogenerazione di energia pulita di Gorizia. Lungo 13 metri, alto 4 metri e mezzo, largo  più di quattro metri, pesa 185 tonnellate e per essere trasportato ha richiesto un veicolo lungo 87 metri e largo 6 metri e 15, costituito da due rimorchi, ognuno dei quali a 14 assi (un tir ne ha 5, di solito). Il “convoglio”, trainato da due motrici (una in testa e una in coda per spingere o tirare, a seconda delle necessità), ha permesso di ripartire il carico su due carrelli modulari, l’unico sistema in grado di consentire le manovre indispensabili per il trasporto.  Dotato anche di particolari pompe idrauliche, per il sollevamento del carico agevolando le manovre in curva, il mezzo è entrato in autostrada al casello di San Giorgio di Nogaro all’una di notte di domenica 13 febbraio.  A una velocità mai superiore ai 20 chilometri orari, ha raggiunto Udine Sud per poi proseguire lungo la statale 676 in direzione Gorizia.  Le dimensioni e la ridottissima velocità, hanno richiesto una serie di interventi quali: la deviazione del traffico in arrivo da Venezia, all’altezza dello svincolo di San Giorgio, sulla sola corsia di sorprasso, mentre all’altezza del nodo di Palmanova dove A23 e A4 confluiscono, il traffico è stato rallentato. Chiusa temporaneamente, fino a passaggio effettuato, l’uscita dall’area di servizio di Gonars. Adeguata alla mole del trasporto la scorta: 5 vetture della “B and B Service” di Casale Monferrato, ditta specializzata in questi servizi, alle quali sono stati affiancati i mezzi di Autovie (vetture dotate di lampeggianti e furgoni con pannello luminoso). Notevoli e impegnativi i lavori di preparazione che hanno preceduto il trasporto vero e proprio. Oltre a una serie di sopralluoghi effettuati dai tecnici di Autovie per verificare la praticabilità del percorso, infatti, al casello di San Giorgio di Nogaro sono stati temporaneamente smontati pezzi di guard rail e perfino la barriera di protezione della cabina di esazione. Oltre venti i dipendenti di Autovie Venete impegnate durante l’operazione, fra ausiliari alla viabilità, responsabili del traffico, operatori di sala radio, tecnici e operai della manutenzione d’urgenza. A questo primo pezzo di motore, se ne aggiungerà un secondo, che transiterà la prossima settimana con le stesse modalità di trasporto.