Unicredit nella tempesta, Profumo indagato e sequestrati 245 milioni

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Alessandro Profumo ex amministratore delegato di Unicredit è stato indagato per frode fiscale dalla procura di Milano. E’ questa la notizia deflragrante diffusa in serata che potrebbe avere anche ripercussioni piuttosto forti sul titolo domani in borsa. Soprattutto perchè oltre all’indagine oggi il tirbunale meneghino ha  sequestrato all’istituto di credito 245 milioni, quantificati come il profitto del reato che sarebbe stato commesso dalla banca tra il 2007 e il 2008 attraverso l’operazione finanziaria in causa.

Cosa avrebbe combinato quidni Profumo quando era alla guida di Unicredit? la questione non è molto semplice come sempre quando si tratta di finanza. Nel 2007 e nel 2008 Unicredit avrebbe evitato di pagare le tasse allo stato italiano con un abile manovra d’affari con la banca Barclays che è uno dei più potenti isitituti di credito del mondo.

Cercando di scendere nello specifico Unicredit avrebbe fatto aperto un investimento, che in questo caso  si chiama deposito interbancario,  presso la Barclays. Gli interessi maturati per l’ingente cifra depositata presso l’istiuto inglese avrebbero subito una tassazione del 100% secondo la norma vigente in Italia. Unicredit avrebbe, condizionale d’obbligo vale sempre la presunzione d’innocenza, trattato invece questi interessi come dividendi che subiscono invece un tassazione del 5%.

Oltre a Profumo son ostati indagati anche altre 20 persone allora in Unicredit e tre dipendenti di Barclays