Università: Pittoni, Monti affossa atenei pubblici

mario pittoni

 Mario Monti ”non e’ responsabile solo di aver bloccato l’economia del Paese, sta anche portando sull’orlo del precipizio il sistema universitario pubblico. E meno male che, secondo la sua agenda, la scuola e l’universita’ sono le chiavi per far ripartire il Paese!” Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione a palazzo Madama, punta l’indice contro il Governo. ”Con il taglio di 300 milioni agli atenei – spiega il parlamentare – previsto dalla legge di Bilancio (passata con il voto di fiducia principalmente del Pd), per la prima volta nella storia i trasferimenti statali non copriranno neppure le spese del personale, riducendo tra l’altro l’efficacia dei provvedimenti con cui, a partire dalla legge 1/2009, abbiamo garantito risorse sulla base della qualita’ della didattica e della ricerca, pur in un momento di grave crisi economica internazionale. Fondamentale in particolare l’art. 13 comma 1 bis della nostra riforma universitaria, il quale prevede che il fondo di merito cresca ogni anno tra lo 0,5 e il 2% del Fondo ordinario, con l’obiettivo nel tempo di arrivare ad almeno un terzo delle risorse assegnato su criteri di qualita’, come nei Paesi piu’ avanzati. Su queste basi l’anno scorso sono stati distribuiti ben 910 milioni. Per non parlare del provvedimento con cui abbiamo recuperato parte del sottofinanziamento, di cui sono vittima soprattutto le universita’ del Nord, e dell’introduzione del costo standard unitario di formazione per studente in corso, primo costo standard della nostra riforma del federalismo fiscale a entrare nei prossimi mesi a tutti gli effetti in vigore. Cosa succedera’ invece adesso? – si chiede Pittoni. Anche le strutture virtuose – avverte il capogruppo del Carroccio – saranno tentate di finanziare la spesa corrente con risorse straordinarie, creando squilibrio economico e gettando le basi della propria fine. Il fondo di finanziamento ordinario si ferma infatti a 6,2 miliardi nel 2013, ma solo per pagare i dipendenti ne servirebbero 6,6. Cosa che ha fatto dire allo stesso ministro Profumo che la situazione pone ‘un serio pericolo sul futuro’ di almeno meta’ delle nostre universita’, perche’ – conclude Pittoni – le risorse debbono servire si’ per il personale, ma principalmente per servizi, ricerca e gestione”