“Non credo esistano estremi in questo momento per considerare una richiesta di misure più stringenti e più prolungate”. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, parlando della nuova variante Covid durante la trasmissione ‘Carta Bianca’ su Raitre. “Questa variante è stata individuata nel Regno Unito il 20 settembre e si è diffusa in particolare nel sud dell’Inghilterra. Ha una capacità di trasmissione superiore, i colleghi inglesi riferiscono del 70%, ma non un potere patogeno superiore”, ha spiegato Locatelli.
“Gli scienziati inglesi hanno tardato ad avvisare gli altri paesi? Non credo assolutamente ci siano elementi per immaginare una situazione di questo tipo -ha risposto-. Non credo esistano estremi in questo momento per considerare una richiesta di misure più stringenti e più prolungate. L’Italia sta lavorando affinché la più grande campagna vaccinale nella storia del paese sia un successo, è altamente improbabile che la variante inglese faccia perdere efficacia alle piattaforme vaccinali”.
E’ necessario che siano vaccinati 42 milioni di italiani per “la fine dell’estate, inizio dell’autunno. Significa una media di 140mila italiani al giorno, è uno sforzo formidabile”, ha evidenziato. I medici devono vaccinarsi obbligatoriamente? “Condivido la definizione di dovere deontologico, essere immunizzati è una sorta prerequisito per alcune professioni, comprese quelle sanitarie. Non ho dubbi, la gran parte di medici e infermieri non avrà bisogno di nessuna coercizione”.
Le misure varate per Natale, secondo Locatelli, sono “il punto di equilibrio tra la tutela della salute e le esigenze di socialità che ognuno ha. Credo che sia stato raggiunto un buon equilibrio. E’ una mediazione per conciliare i due obiettivi, ci vuole ovviamente senso di responsabilità per riuscire a contenere la curva epidemia”. Quando si potrà tornare alla normalità? “Non ci sarà un passaggio netto dalla notte al giorno, potremo cominciare a vedere i primi dati consistenti quando ci saranno 10-15 milioni di persone vaccinate e protette. I due vaccini, Pfizer e Moderna, danno tassi di protezione decisamente molto alti, nell’ordine del 95%. Ma anche qui bisogna ricordare che la protezione vaccinale diventa compiuta a 7 giorni dalla seconda dose”.
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