Roma, 29 mag. (TMNews) – Sono diversi i casi sospetti di contagio da batterio E.Coli in Europa, dopo l’allarme giunto dalla Germania, dove secondo alcune informazioni non ancora confermate ufficialmente le vittime sarebbero salite a dieci. Il domenicale svizzero “Der Sonntag” cita oggi due nuovi casi nella Confederazione elvetica, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo (Ecdc) ha riferito di altri 25 casi sospetti in Svezia, sette in Danimarca, tre in Gran Bretagna, due in Austria e uno in Olanda. Non è chiara l’origine dell’infezione; le autorità sanietarie tedesche sconsigliano per ora il consumo di pomodori, cetrioli e insalata crudi, soprattutto se prodotti in Germania settentrionale. Oltre 270 persone sarebbero state contagiate nelle ultime settimane in Germania, e i casi negli altri paesi sarebbero riconducibili a viaggi in Germania.
I primi sospetti in verità si erano puntati sulla Spagna dopo il ritrovamento del batterio in cetrioli prodotti in Andalusia. La contaminazione però sarebbe potuta avvenire durante il percorso di distribuzione. Questi cetrioli sono distribuiti anche in Danimarca ad esempio, ma la Commissione Europea fa sapere che sono analizzati in queste ore anche cetrioli olandesi e danesi.
Il batterio Ehec provoca diarree o diarree emorragiche, fino a produrre una sindrome emolitica e uremica, potenzialmente letale. “I tedeschi hanno fatto sapere che i cetrioli sono stati distribuiti anche in Ungheria, Austria e Lussemburgo”, ha detto il portavoce dell’autorità sanitaria ceca, Michal Spacil.
Intanto le autorità tedesche hanno avvertito oggi che la causa della contaminazione della verdura con il batterio E. Coli all’origine di almeno dieci decessi in Germania non è stata ancora identificata. “Fino a quando gli esperti in Germania e in Spagna non saranno capaci di identificare con certezza l’origine dell’agente patogeno, l’allarme generale resterà in vigore”, ha dichiarato il ministro tedesco per l’Alimentazione, l’Agricoltura e la tutela dei consumatori, Ilse Aiger, in un’intervista al quotidiano domenicale Bild am Sonntag. “Le autorità competenti stanno facendo tutto quanto è in loro potere per chiarire questa vicenda, sul piano nazionale e internazionale”, ha aggiunto.
Nessun caso è stato al momento rilevato in Italia e i Nas stanno controllando “eventuali arrivi di cetrioli contaminati, anche se, al momento attuale non sono stati segnalati casi dovuti a questo sierotipo” secondo quanto riferito dal ministro Fazio. Lo stesso Ministro ricorda che bastano “poche norme d’igiene, come ad esempio lavare molto bene le verdure, gli utensili utilizzati in cucina, lavarsi bene le mani ed evitare il contatto di prodotti già lavati con quelli da lavare. “Queste norme permettono di evitare episodi di tossinfezione alimentare da e.coli”, ha dichiarato il ministro.
Coa