Buttrio (Ud), 16 dic – “L’edizione 2018 della guida Vinibuoni
d’Italia è il riconoscimento dell’eccellenza del panorama
vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia e di quanto i nostri vini
siano ormai importanti a livello nazionale”.
E’ il commento dell’assessore regionale alle Risorse agricole,
Cristiano Shaurli, che oggi a Buttrio (Udine), nella
settecentesca villa di Toppo Florio, ha partecipato alla
presentazione della guida, edita dal Touring club, ad una
cerimonia alla quale, presente un folto pubblico e tanti
produttori, sono intervenuti tra gli altri il curatore, Mario
Busso, assieme ai coordinatori regionali, il sindaco Giorgio
Sincerotto, il coordinatore regionale Città del Vino, Tiziano
Venturini, e la presidente della Pro loco Buri, Raffaella
Canciani.
Su un totale di 1437 aziende selezionate a livello nazionale,
sono infatti ben 109 le aziende vitivinicole del Friuli Venezia
Giulia scelte nell’edizione 2018 di questa pubblicazione,
dedicata ai vitigni autoctoni.
Di queste, 26 hanno ottenuto lo speciale riconoscimento della
“Corona” e 13 sono state indicate come “Golden star” e hanno
ricevuto un diploma di merito.
“Ormai il Fvg non è una sorpresa in campo enologico, sia a
livello nazionale che internazionale – ha detto Mario Busso -;
sicuramente dominano i bianchi anche se sta crescendo
l’attenzione per i vini rossi, con grandi protagonisti tra gli
autoctoni il Pignolo e lo Schioppettino”.
“Ragionando in un contesto in cui noi della guida analizziamo il
vino sotto il profilo organolettico ma anche nel rapporto con il
territorio e la sua storia, c’è una netta corrispondenza di
cultura – ha ancora osservato Busso – nel modo di produrre vino e
nel modo di vivere il territorio stesso”.
Rispetto alle aziende e ai vini selezionati, Busso ha poi
sottolineato come vi sono autentiche eccellenze. “Su 109 aziende,
abbiamo attribuito 26 corone, che esprimo il meglio della regione
e che comunque nel contesto nazionale sono un numero elevato.
Altro aspetto molto interessante, l’apprezzamento per i vini del
Fvg dei consumatori alle finali che si sono svolte proprio a
Buttrio, superiore a quello degli stessi coordinatori”.
“Il fatto che i curatori abbiano scelto ancora una volta Buttrio
sia per la presentazione della guida che per le selezioni
rappresenta – ha evidenziato con soddisfazione l’assessore
Shaurli – un riconoscimento per tutto territorio del Friuli
Venezia Giulia e di quanto la nostra vitivinicoltura sia
diventata importante”.
“A ciò – ha precisato l’assessore – si aggiunge il premio per i
nostri vini, per il saper afre dei nostri imprenditori. E’ una
volta di più la dimostrazione che stiamo conquistando
l’attenzione non solo dei consumatori ma anche dei grandi
distributori. E’ un bel viatico, è la prova che lavorando uniti
si possono ottenere grandi risultati”.
Grazie alla collaborazione con l’Agenzia regionale per lo
sviluppo rurale – Ersa, le finali di Vinibuoni d’Italia si sono
infatti svolte per la settima volta a Buttrio. Non solo. Le
eccellenze regionali sono promosse in una sezione dedicata, un
focus che consente al lettore di approfondire la conoscenza con i
vitigni autoctoni, il territorio e il patrimonio agroalimentare.
“Una collaborazione – ha concluso Shaurli – preziosa per far
conoscere la nostra realtà. Sempre di più dietro a una bottiglia
di vino e, più in generale, dietro a tutta la produzione
agroalimentare, il consumatore cerca oltre la qualità anche la
narrazione di un territorio. Quindi la collaborazione dell’Ersa e
con le Proloco e con i nostri amministratori locali è
fondamentale per unire al vino il racconto di peculiarità che non
possono essere copiate”.
ARC/PPD/ep
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