Chiusi i battenti per Vinitaly, la prima fiera al mondo per il settore del vino, è tempo di bilanci per il Friuli Venezia Giulia che, con lo stand curato da ERSA – Agenzia regionale per lo sviluppo rurale in collaborazione con TurismoFVG, è stato uno dei protagonisti più ricercati della manifestazione.
Un primo, positivo, rendiconto deriva dal raggiungimento dell’obiettivo posto inizialmente, cioè mostrare accanto al settore vitivinicolo anche tutto quell’insieme di sapori e emozioni che la nostra regione è in grado di offrire. E infatti, nel corso dei 15 appuntamenti in calendario, sono state illustrate, apprezzate e pure “gustate” tutte le eccellenze dell’agroalimentare regionale, dalla ormai famosa barbatella realizzata a Rauscedo nel più grande complesso vivaistico-viticolo del mondo, alla tradizione secolare dell’arte di distillare, passando per i prodotti dell’enogastronomia tipica. Le aziende friulane presenti alla manifestazione – in cui il Friuli Venezia Giulia ha occupato uno spazio di mille e 500 metri quadrati – sono state più di 180, di cui 104 imprese presenti nella collettiva dell’Ersa e circa 80 nei vari padiglioni con stand personalizzati: una presenza imponente che dimostra quanto la nostra regione abbia peso e credito nel comparto.
I dati di afflusso all’enoteca regionale evidenziano una netta crescita rispetto allo scorso anno, con un 20 per cento in più nella giornata di domenica (2014, 427 presenze, nel 2015 528), un 70% in più il lunedì (254 nel 2014, e 437 quest’anno) e addirittura il 100 per cento in più martedì (186 nel 2014, 374 nel 2015). I dati di mercoledì, prima della chiusura delle 18.30, indicano 198 presenze alle ore 17. Lo scorso anno l’ultimo giorno ci sono state 198 presenze all’enoteca regionale.
Per quanto riguarda i dati complessivi forniti da Verona Fiere, le presenze di quest’anno si attestano sulle cifre dello scorso ovvero 145 mila, ma le statistiche definitive saranno elaborate nei prossimi giorni. C’è stato un aumento di presenze da parte di visitatori esteri come Germania, Svizzera, Nord Europa, USA, Canada e Gran Bretagna. Le presenze degli espositori esteri in fiera passano dalle 120 dell’anno scorso alle 140, mentre si segnala un’importante rivitalizzazione del mercato interno nazionale.
“Rimanendo in tema – tiene a mettere in evidenza Pietro Biscontin, presidente del Consorzio delle Doc del Fvg – per quest’anno il bicchiere è sicuramente mezzo pieno. E’ chiaro che una fiera come Vinitaly va considerata come punto di partenza e non di approdo, come occasione di contatti e opportunità sulle quali poi lavorare e costruire. Pur in un panorama non ancora del tutto sereno dal punto di vista economico – aggiunge Biscontin – va detto che il settore vitivinicolo regge bene il mercato e i macronumeri lo dimostrano. Quest’anno poi c’era di sicuro una maggiore vitalità e le sensazioni positive che voglio sottolineare anche dopo un confronto con i nostri consorziati, sono legate alla compattezza con la quale il nostro territorio è stato capace di presentarsi”.
Che il mondo della viticoltura, grazie alla collettiva di ERSA, sia risultato al Vinitaly come un settore coeso, lo sottolinea anche Robert Princic, presidente del Consorzio di tutela vini Collio.
“Siamo ottimisti e positivi – chiosa Princic – soprattutto perché, dopo un periodo di sostanziale stabilità, notiamo una crescita dei nostri Bianchi. Stiamo decisamente riprendendo posizioni rispetto agli altri grandi produttori. Va poi detto – conclude il presidente – che quest’anno c’è stata una qualificata partecipazione di compratori nazionali e un’interessante presenza di acquirenti americani, opportunità che va colta
senza dubbio visto il cambio euro dollaro che adesso è per loro favorevole”.
A dare lustro alla nostra partecipazione a Vinitaly quest’anno, sono stati anche gli incontri che il vicepresidente Bolzonello ha avuto con il presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale Paolo De Castro per parlare di lotta alla contraffazione e tutela dei marchi, e con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, che ha potuto apprezzare la nostra area espositiva.
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