Violenza sulle donne durante l’emergenza Covid 19

Violenza sulle donne durante l’emergenza Covid 19

La coordinatrice del tavolo per le politiche di genere Anci Fvg in sintonia con Federsanità Fvg invita a tenere alta l’attenzione e a dare massima diffusione agli strumenti messi in campo a livello nazionale Dal numero nazionale 1522 al volantino predisposto dal Ministero delle pari opportunità Dalla ministra dell’interno Lamorgese l’autorizzazione a requisire immobili utili come casa rifugio in ottemperanza alle disposizioni emergenziali “Anche e soprattutto durante l’emergenza Covid 19 non dobbiamo dimenticarci delle donne vittime di violenza, per le quali l’obbligo di restare a casa praticamente 24 ore su 24 con uomini violenti e
maltrattanti, si configura come un ulteriore dramma. Senza contare che l’isolamento in casa può contribuire ad acuire tutte le situazioni di conflitto e disagio già in atto o magari latenti. Oggi più che mai non possiamo lasciare sole le donne e i minori, ancora più soggetti in questa circostanza alla violenza assistita. Una violenza che ha tanti volti – fisica, economica, sociale, sessuale, psicologica – e che in questi giorni rischia di passare in secondo piano in relazione alla gravità dell’emergenza sanitaria in atto, passando ancor più sotto silenzio, chiusa nelle case”. Lo afferma in una nota la coordinatrice del tavolo per le politiche di genere Anci Fvg, Guglielmina Cucci, in sintonia con Federsanità Fvg, invitando gli amministratori e le amministratrici locali a prestare massima attenzione al tema, in coerenza con la circolare del Ministero dell’Interno del 27 marzo a firma Franco Gabrielli, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, che mira al rafforzamento del sistema di tutele già operativo, nonché del lavoro in rete di tutti i soggetti. Dal Ministero delle Pari opportunità viene infatti dato nuovo impulso con una campagna ad hoc – che si esprime attraverso il video “Libera puoi” realizzato col contributo di diverse artiste e artisti italiani – al numero nazionale antiviolenza e antistalking 1522, che fornisce un primo supporto e indirizza ai centri antiviolenza più vicini. L’app 1522 permette anche di chattare con le operatrici nel caso si sia impossibilitate a parlare. Altra app utilizzabile per chiedere aiuto e segnalare situazioni di difficoltà è YouPol.


Il Ministero delle Pari Opportunità ha inoltre realizzato – assieme a Fofi, Federfarma e Assofarm – un volantino con le linee guida per un piano di sicurezza in emergenza Coronavirus, un vero e proprio vademecum, che le farmacie aderenti sono invitate a esporre nei propri locali. Un utile strumento al quale gli amministratori e le amministratrici possono dare ulteriore diffusione attraverso i propri canali.

Si fa infine presente che il Ministero dell’Interno ha inviato una circolare a tutte le Prefetture perché possano essere individuati e resi disponibili ulteriori alloggi destinati alle donne vittime di violenza, con la garanzia della necessaria sicurezza sanitaria. Ciò è possibile in base all’articolo 6 del decreto legge 17 marzo 2020, che prevede la requisizione in uso, anche temporaneo, di strutture alberghiere o altri immobili idonei per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, nei casi in cui le misure stesse non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata. Pertanto, nel caso si trovino in situazione di difficoltà ad offrire accoglienza alle vittime, i Centri Anti violenza e le Case Rifugio possono rivolgersi alle Prefetture per trovare
adeguate soluzioni.