Udine, 13 settembre – Per l’ottava annualità è stata siglata oggi alla Camera di Commercio (CCIAA) di Udine, alla presenza dell’assessore regionale alle Risorse agricole del Friuli Venezia Giulia Christiano Shaurli, la nuova Associazione Temporanea di Imprese (ATI) Friuli Future Wines che ad oggi è la più grande rete d’imprese vitivinicole in Italia con un budget di 1,3 milioni per la promozione in USA, Cina, Russia, Giappone e Canada.
La presentazione del Progetto, che coinvolge, con la CCIAA di Udine capofila, ben 52 aziende della regione, è stata anche l’occasione per fare il punto sulle Misure OCM Promozione che permettono con fondi europei di finanziare al 50% iniziative promozionali del comparto vitivinicolo nei Paesi extra Unione Europea.
“Ogni tanto – ha affermato Shaurli – prima delle criticità e i distinguo dovremmo riconoscerci i percorsi positivi: nel 2013 le aziende coinvolte erano in totale 58 per un investimento complessivo di 2.909.000,00 euro, nel 2016 siamo arrivati a ben 116 aziende e un investimento di 3.666.024,00 euro”. “Vi sono poi – ha aggiunto l’assessore – altri aspetti positivi che i numeri non rendono e che rivestono particolare importanza nella nostra regione: finalmente dimostriamo una buona capacità associativa per presentarci insieme all’estero”.
Shaurli ha ricordato che la Regione ha puntato molto sulla promozione riservando il 33% delle risorse complessive OCM, integrandole con proprie iniziative – dalla promozione nel Megastore Eataly a New York e Chicago, alla presenza al Prowein di Düsseldorf, fino alla rinnovata partecipazione al Vinitaly di Verona – e soprattutto recuperando nell’interlocuzione con il Ministero quasi 1 milione di euro che ha permesso di finanziare tutti i progetti presentati.
“Scelte e capacità – ha concluso l’assessore – che portano a risultati concreti: l’export vitivinicolo regionale, infatti, è cresciuto a due cifre nelle due ultime annualità e sta aumentando la sua posizione nell’export nazionale. Sono opportunità che ci fanno capire che possiamo crescere ancora molto: solo nel 2015 infatti abbiamo superato la soglia dei 100 milioni di export vinicolo. Si tratta – ha concluso Shaurli – di uno dei settori su cui dobbiamo credere e puntare con un mercato interno in calo anche per le innegabili ricadute su diversi settori della nostra regione, in primis quello turistico”.
Dopo il lavoro preparatorio, oggi, alla presenza del presidente camerale Giovanni Da Pozzo, è stata sottoscritta la nuova ATI. Si tratta di un percorso di successo avviato dalla CCIAA nel 2009-2010, partito con poco più di 20 imprese e cresciuto di anno in anno per la dimostrata efficacia dell’azione promozionale nei maggiori eventi e mercati di riferimento per il vino a livello mondiale, arrivando nelle più recenti annualità a superare sempre le 40 imprese.
I Paesi su cui si farà la promozione saranno USA, Cina, Russia, Giappone e Canada, questi due mercati di più recente acquisizione per l’attività dell’ATI. “Alla promozione di questo nostro comparto d’eccellenza regionale si conferma dunque tutto il nostro supporto e attenzione, in piena sinergia con l’Amministrazione regionale. Il lavoro dell’ATI in questi anni ha dimostrato che le nostre singole eccellenze sanno fare squadra e hanno permesso al FVG di farsi conoscere come un territorio unito, e di grande valore, ai principali eventi internazionali: un biglietto da visita di qualità per tutta la nostra economia”, ha affermato Da Pozzo, rendendo noto che in otto annualità sono stati movimentati progetti per oltre 7 milioni di euro, di cui quasi 4 sul mercato statunitense.
Il budget per il 2016-2017 è di oltre 1,3 milioni di euro, per metà fondi europei (tramite Ministero delle Politiche agricole e Regione) e per metà corrisposti dalle imprese aderenti. Ognuna di esse è libera di decidere a quali iniziative partecipare e quale modalità promozionale scegliere, ma sempre con la forza organizzativa e di coordinamento di una rete e con la regia camerale.
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