Udine, 11 maggio 2011 – Giunta al suo 11. anno, stretta in un solo fine settimana a causa dei tagli che la congiuntura economica sfavorevole ha imposto anche al festival, Vocalia, organizzata dal Comune di Maniago e dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di San Giorgio e Meduno, presenta Songs.
Due serate – venerdì 3 e sabato 4 giugno, nel Teatro Verdi di Maniago, alle 21 – segnate ancora una volta da ciò che caratterizza la rassegna dal suo esordio: il gusto per la curiosità, per la buona musica, per le esperienze insolite e per la qualità.
Sempre attento a mescolare i grandi protagonisti internazionali con i migliori talenti legati al Friuli, il festival sfodera un nome prestigiosissimo, Marianne Faithfull, che sabato 4 giugno regala a Vocalia la prima italiana del nuovo tour e del suo nuovo album (l’unica altra tappa in Italia sarà in luglio il festival “Just Like A Woman” di Genova) accanto al friulano Piero Sidoti (venerdì 3 giugno), artista raffinato e intenso che si sta facendo rapidamente strada nel panorama italiano della musica d’autore, Premio Tenco 2010 come migliore Opera Prima.
Vocalia è stata presentata oggi, nella sede dell’Ente regionale teatrale, a Udine. Hanno preso la parola il presidente e il direttore dell’Ert Angelo Cozzarini e Renato Manzoni, l’assessore alla cultura del Comune di Maniago Massimo Milanese, il consigliere regionale Piero Colussi e il direttore artistico Gabriele Giuga, che ha illustrato i contenuti della manifestazione.
“Quando nel 2006 stavamo progettando l’edizione di Vocalia che avrebbe poi preso il nome di Canzoni raccolte – spiega Giuga – fu davvero faticoso decidere la composizione del cartellone che sarebbe andato in scena l’anno successivo. Questo perché nell’abusato mondo della canzone, per quanto maltrattato da uno stuolo di autori più furbi che capaci, sono ancora molti i nomi che hanno qualcosa da dire. I pochi minuti in cui si sviluppa una canzone – prosegue – riescono a contenere intere vite, emozioni intensissime, racconti molto intimi. Pochi minuti che sopravvivono a generazioni, ognuna delle quali riesce a trovarvi nuovi stimoli. Tra i nomi di chi ha reso la canzone un monumento alla musica – aggiunge ancora – quello di Marianne Faithfull ha un posto decisamente imponente. Non solo perché ha iniziato la sua carriera non ancora diciottenne insieme a Mick Jagger e Keith Richard, ma perché oggi, quasi cinquant’anni dopo il suo esordio, ha una voce che contiene una vita, la sua e quella di tutti quelli che hanno dovuto ricominciare, raccogliersi i pezzi, guardare il proprio fondo. È lei la sintesi più simbolica di questa edizione 2011, Songs, stretta in un finesettimana, dedicata alle canzoni e a chi le fa per davvero. E Piero Sidoti, oltre ad essere quel talento che sappiamo, rappresenta anche una certa musica friulana, una musica che guarda lontano pur se con discrezione ed è un piacere aggiunto, oltre che la finestra tradizionalmente aperta su quanto di meglio abbiamo nella nostra terra.
MARIANNE FAITHFULL
Sacerdotessa del rock nella Londra degli anni Sessanta, bionda e bellissima, aria innocente e condotta peccaminosa, intelligente e maledetta, fidanzata di Mick Jagger, voce profonda come gli abissi del mare, Marianne Faithfull, come sostiene il suo produttore Hal Willner, contiene nella sua voce non solo suono, ma il riassunto di una vita.
Marianne è oggi universalmente riconosciuta come l’artista più singolare e creativa della Gran Bretagna, e uno dei più significativi del mondo pop. Dal suo esordio nel ’64 con “As tears go by” – una delle primissime composizioni firmate da Mick Jagger e Keith Richards forse una delle canzoni più belle dei Rolling Stones – ad oggi la carriera di Marianne Faithfull non è stata mai convenzionale. E se la sua biografia parla di tormenti, di passioni, di successi musicali e di sconfitte, la Marianne di oggi esibisce una voce che non ha dimenticato nulla della sua storia. Grazie anche alla sua passione per il cinema che è diventata un impegno vero e proprio, al punto da riportarla finalmente all’attenzione di quel pubblico, grande ma distratto, con la indimenticabile delicatezza di Irina Palm. La musica corre parallela a un ritorno alla ribalta, prima in chiave più intimistica e sognante, ora con il suo ultimo lavoro “Horses and high heels” che verrà presentato al pubblico di Vocalia. Registrato a New Orleans con una cerchia di musicisti locali d’eccezione, l’album contiene otto cover e quattro nuove canzoni originali co-firmate da Marianne. Tra le collaborazioni spiccano il nome di John Porter e due contributi di Lou Reed.
PIERO SIDOTI
A poco meno di una anno dall’uscita del suo disco d’esordio “Genteinattesa”, Piero Sidoti mette d’accordo critica e pubblico. Nelle entusiastiche recensioni dei critici di tutta Italia, Sidoti muove anche il piacevole senso della sorpresa. Perché in un mondo di cose già viste sorprende che qualcuno faccia qualcosa di nuovo. E forse, nel corollario di figure inattese, di “persone anonime che stazionano nell’incertezza, aspettando che arrivi il loro treno-Godot”, per la critica il piacevole “inatteso” è proprio lui, Piero, che arriva al suo primo disco dopo aver atteso un tempo maturo, che ha aspettato si facesse silenzio prima di presentarsi. Il risultato è un lavoro pregevole, misurato quanto basta, attento ai dettagli, una tappa inevitabile per chi ama la canzone d’autore confezionata con cura. Un mosaico di dodici personaggi, tutti accomunati da un’esistenza ai margini, una prostituta “venere nera”, un vecchio ballerino in disarmo, un acrobata, un prigioniero, un musicista, un giovane precario a vita. Tutti narrati, anche a Vocalia, con la sicurezza di chi quei margini non se li è fatti raccontare, e con la ricca costruzione di una canzone che strizza l’occhio al teatro, recuperando il fascino del racconto di vita.
Nella cornice suggestiva e intima del Teatro Verdi si ripeterà dunque la magia di una manifestazione alla quale negli anni scorsi sono approdati i nomi più importanti della recente musica internazionale, da Sarah Jane Morris e Aziza Moustafah Zadeh, dallo straordinario e compianto Joe Zawinul alla giocosa e affascinante presenza di Andreas Vollenweider, o Arto Lindsay, dalla strepitosa Cheryl Bentyne dei Manhattan Transfer alle spumeggianti e glamour Puppini Sisters. Tra i nomi italiani ospitati a Maniago, ricordiamo Patty Pravo, Gino Paoli, Antonella Ruggiero, Fabio Concato, Rossana Casale, Peppe Servillo, Mario Venuti, Eugenio Finardi, Alice, i Tazenda.
INFO BIGLIETTI
Pacchetto Faithfull-Sidoti (intero 33 euro, ridotto 30) in vendita:
dal 12 maggio nell’Ufficio Turistico/Museo Coricama di Maniago (tel. 0427 709063);
dal 16 maggio: all’Ente Regionale Teatrale del FVG, a Udine (tel. 224211-46-25); Associazione Culturale Odeia di Pordenone (tel. 0434 1830094) e Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone (tel. 0434 247624).
Biglietti (Sidoti unico 12 euro, Faithfull intero 28 euro, ridotto 25) in vendita:
dal 23 maggio nell’Ufficio Turistico/Museo Coricama di Maniago; all’Ente Regionale Teatrale, Udine; Associazione Culturale Odeia di Pordenone e Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone.
Nei giorni di concerto in vendita nel Teatro Verdi di Maniago dalle 17.
Dal 23 maggio in vendita anche on-line su www.greenticket.it