Pasian di Prato (Ud) 16 mar – “Sono rimasta veramente molto
colpita dal grado di organizzazione, estremamente evoluta, che
permette una vasta movimentazione di prodotto e anche la garanzia
di tracciabilità e controllo sui cibi, ma anche dalla operosa
forza del volontariato che anima l’associazione del Banco
alimentare da oltre vent’anni, attivando un prezioso circolo
virtuoso per contribuire alla soluzione dei problemi della fame e
dell’emarginazione”.
E’ il commento dell’assessore regionale a Salute e Politiche
sociali, Maria Sandra Telesca, alla fine della visita al
magazzino e alla sede legale dell’associazione Banco alimentare
del Friuli Venezia Giulia nella zona artigianale di Pasian di
Prato.
Telesca ha visitato tutti i locali e uffici della sede,
accompagnata dal presidente Paolo Olivo, dal vicepresidente
Stefano Boscolo e da alcuni dei sessanta volontari che ogni
giorno prestano tempo e energia per il recupero di eccedenze di
produzione agricola, dell’industria alimentare e della grande
distribuzione, per poi stoccarle, trasportarle e distribuirle a
strutture e associazioni che, a loro volta, si occupano di
assistenza diretta a persone bisognose.
I numeri dell’organizzazione non profit, membro della rete Banco
Alimentare, nata nel 1996 e che nel 2007 si è insediata nel nuovo
capannone, ampliato nel 2010, sono imponenti: nel 2016, in Friuli
Venezia Giulia, le strutture caritative raggiunte sono state 242,
per un totale di 35.185 bisognosi assistiti. Lo scorso anno sono
state raccolte e redistribuite 1934 tonnellate di alimenti (+17 %
rispetto al 2015). Il totale del valore commerciale raccolto tra
Fvg e Veneto orientale (l’associazione opera anche a Belluno,
Venezia e Treviso) è stato di 6,2 milioni di euro.
A Telesca è stato illustrato che i canali di approvvigionamento
sono stati in Friuli Venezia Giulia le aziende alimentari
dell’industria e della grande distribuzione (164 tonnellate);
l’Unione Europea attraverso Agea-Agenzia per le erogazioni in
agricoltura (703 ton); i mercati ortofrutticoli (215 ton).
Gli stessi consumatori, attraverso la Giornata nazionale della
colletta alimentare e altre collette locali, hanno consegnato ben
385 tonnellate di prodotti. Nella scorsa edizione di novembre
sono stati circa 12 mila i volontari che hanno collaborato alla
raccolta negli 820 punti vendita del Fvg e del Veneto orientale
che hanno aderito all’evento.
Altro approvvigionamento è stato effettuato grazie al programma
Siticibo che, attivo in regione dal 2008, consiste nella raccolta
di prodotti freschi invenduti dai supermercati e di pasti
confezionati dalla ristorazione collettiva. Nel 2016, grazie al
potenziamento delle azioni di recupero e all’incremento dei punti
vendita aderenti, Siticibo ha raccolto 467 tonnellate per un
valore commerciale di circa 1 milione e mezzo di euro.
In occasione della visita, i vertici dell’associazione, nel
ringraziare l’amministrazione regionale per il sostegno che
permette di coprire le spese correnti, hanno spiegato a Telesca
il piano di sviluppo per il 2017 che prevede l’acquisizione di un
dipendente a tempo pieno (attualmente sono due le risorse umane
presenti in associazione) e il potenziamento del programma di
recupero di cibi surgelati.
Ad aiutare lo sviluppo dell’attività del Banco Alimentare onlus
sarà di certo l’applicazione della legge Gadda contro lo spreco
alimentare. “Una legge che rende l’Italia un Paese
all’avanguardia e che regolando le donazioni degli alimenti in
venduti con misure di semplificazione potrà aiutare il prezioso
lavoro dei volontari del Banco”, ha commentato Telesca.
ARC/EP/fc
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