Web e agricoltura a confronto  ad Agriest

Web e agricoltura a confronto ad Agriest

Tavolo relatori convegno Agriest 27 gennaio

Il mondo del Web può offrire molte opportunità per le aziende, in particolare nel campo dell’e-commerce. Ma c’è anche qualche insidia dalla quale è opportuno tutelarsi, combattendo le possibili frodi (e i pericoli) in Rete.
Attorno alle nuove tecnologie digitali è ruotato oggi il dibattito del secondo convegno promosso dalla Direzione centrale risorse agricole forestali e ittiche della Regione nel contesto di Agriest 2017. “Il mondo dell’agricoltura, il web, i nuovi canali di comunicazione”: questo il titolo dell’appuntamento, moderato dal giornalista Adriano Del Fabro e che ha portato in Fiera alcuni esperti, pronti a confrontarsi sulla tematica. «Il Programma di Sviluppo Rurale – ha annunciato in apertura dei lavori Serena Cutrano, Autorità di Gestione del Psr Fvg – ha, tra le sue finalità, anche quella di “accompagnare” gli agricoltori a soluzioni innovative nella vendita dei prodotti: il web è una di queste, ma è un mondo che richiede tecniche e conoscenze, oltre a indicazioni sulla capacità di tutelarsi».
Basta snocciolare qualche dato per capire la portata degli affari legati all’agroalimentare su Internet. Secondo l’Osservatorio ecommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, nel 2016 l’e-commerce B2C “Food & Grocery” ha generato un volume pari a 575 milioni di euro, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente. Il 90% degli acquisti è rappresentato dall’alimentare, per una quota di 518 milioni di euro (+27 sul 2015); l’e-commerce in Italia nel Food nel 2016 ha avuto un’incidenza pari a 241 milioni di euro (+17%) e rappresenta il 47% del valore dell’agroalimentare online. Il 90% degli acquisti è incluso nel settore food e il 10% al wine. Significativi anche i riscontri di chi sceglie i nuovi mezzi per acquistare: il giro d’affari è pari a 100 milioni fra smartphone (17%, con un incremento del 50% rispetto al 2015) e tablet (8%). Il settore incide per lo 0,35% sui 20 miliardi generati dagli acquisti online lo scorso anno in Italia nel B2C.
Ad aprire gli interventi è stata Silvia Bolognini, professore associato di Diritto agrario dell’Università di Udine, che ha parlato di “Opportunità e rischi della vendita a distanza dei prodotti agro-alimentari”. La docente si è soffermata, in particolare, sull’evoluzione normativa, con un accenno alla Direttiva Europea 2011/83/UE del 2011 che, da un lato, rafforza il diritto di recesso per i consumatori, e dall’altro irrobustisce la disciplina relativa agli obblighi informativi dei professionisti, secondo un criterio generale di “armonizzazione massima”.
A raccontare, poi, un’esperienza di e-commerce significativa è stata l’azienda agricola Loner di Ariis di Rivignano, che opera nel comparto dei prodotti ortofrutticoli. L’impresa, dal 2003, ha deciso di abbracciare una nuova filosofia: dopo aver creato il sito internet, negli anni ha sviluppato il portale www.melabio.it dove gli utenti, dopo aver effettuato l’iscrizione, oltre a informazioni sui prodotti possono anche ordinarli e riceverli direttamente a casa, con 1.200 indirizzi mail di possibili clienti che ha ampliato il giro d’affari aziendale.
Ha preso quindi la parola Alessandro Rubini, esperto di marketing e comunicazione. Il suo contributo è stato incentrato soprattutto sugli strumenti a disposizione degli imprenditori per far crescere la propria azienda: «Utilizzando il digitale – ha sottolineato -, partendo semplicemente da un uso “intelligente” della mail, è possibile fidelizzare i consumatori. Internet può ampliare il mercato di riferimento, ma è importante comunicare “per brand”. Organizzare i dati della clientela attraverso il Crm, migliorare i flussi e la specialità, analizzare competitor, consumatori e mercato sono passi fondamentali da compiere». È stata anche ribadita l’importanza del web marketing, in particolare quello legato ai social media. «Consiglio di usare le tecnologie in modo creativo, di credere nel prodotto e di puntare sull’univocità che permette di distinguersi dai concorrenti», ha concluso Rubini.
Non poteva mancare un accenno alla tutela della qualità e alla repressione frodi dei prodotti agroalimentari. A parlarne è stato Stefano Vaccari, Capo dipartimento dell’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari): «Le merci, alla pari dei consumatori, sono diventate sempre più “veloci”. Voglio sfatare un mito: Internet è un mercato ordinario e normale. C’è la necessità di un cambio culturale in questo senso, superando eventuali diffidenze. E ricordo che esistono modi per proteggere i prodotti su Internet: su Alibaba, Ebay e Amazon, che noi controlliamo, è spiegato perfettamente come tutelarsi».
Le conclusioni sono state affidate a Francesco Miniussi, Direttore centrale delle risorse agricole, forestali e ittiche della Regione Fvg, che ha ricordato la necessità «di favorire l’aggregazione e mettere in filiera le produzioni, soprattutto quelle delle realtà più piccole che, altrimenti, potrebbero andare incontro a difficoltà».
Proseguirà inoltre anche nel fine settimana, nel padiglione 1 della Fiera interamente dedicato a Psr ed Ersa, allestito anche in collaborazione con i Vivai regionali, il ciclo di incontri che darà l’opportunità di conoscere da vicino i bandi e le novità legate al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Domani, sabato 28 gennaio, dalle 10.30 alle 12.30 è in programma “L’agricoltura conservativa: una possibile risposta alla richiesta di sostenibilità”, Seminario promosso dal Progetto Life HelpSoil, mentre dalle 14.30 alle 16.30 sarà il turno della presentazione del bando 6.4.1 – Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di energie rinnovabili. A chiudere, domenica 29 gennaio dalle 10.30 alle 12.30, la presentazione del bando 3.2 – Sostegno per attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno – accesso individuale.