Welfare: Lega Nord FVG, “Esposto contro chi non applica la legge, Honsell cerca lo scontro”

17 maggio 2012 –  La battaglia politica sul welfare padano si trasferisce nelle aule di tribunale. Il braccio di ferro tra la Regione, con la Lega Nord in testa, e i Comuni “disobbedienti”, contrari all’applicazione della legge regionale sulla rete di protezione sociale, si inasprisce, e supera i confini della polemica mediatica. La Lega Nord del Friuli Venezia Giulia ha infatti annunciato, oggi in conferenza stampa nella sede di Reana del Rojale, che “alla luce del parere espresso dall’Unione Europea, non ci sono ragioni per proseguire questa assurda e masochistica guerra politica. La legge sul welfare è pienamente in linea con gli indirizzi comunitari. I Comuni la devono applicare. Chi si ostinerà a boicottarla, verrà segnalato alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti. Chiederemo alle autorità competenti di valutare l’entità di un eventuale danno erariale”. A dare l’annuncio, l’intero stato maggiore del Carroccio, con il segretario nazionale Fontanini e i consiglieri regionali, guidati dal capogruppo Narduzzi. Nel mirino della Lega, tutti i Comuni “pregiudizialmente ostili a una legge equa e logica, che vuole preservare il tessuto sociale dagli strappi laceranti inferti dalla crisi”, ma a finire sotto la lente di ingrandimento è soprattutto il Comune di Udine, guidato da quel sindaco Honsell che “usa strumentalmente il suo ruolo istituzionale per fini propagandistici. Le barricate erette contro la nostra riforma del sistema sociale, un’intransigenza al limite della provocazione, un assoluto rifiuto a qualunque forma di dialogo sono sempre stati funzionali all’obiettivo di lanciare la propria candidatura per il ruolo di governatore del Friuli Venezia Giulia. Gli sviluppi di questi ultimi giorni, al netto delle faide interne al centro sinistra, confermano la nostra tesi. Honsell ha deliberatamente scelto di intraprendere la strada dello scontro politico al solo fine di garantirsi visibilità e accreditarsi quale paladino delle forze di sinistra. Inopinatamente, la sua campagna elettorale permanente ha penalizzato Udine e gli udinesi, divenuti ostaggio di un sindaco posseduto dall’ambizione di prendere possesso di piazza Unità a Trieste”. Fontanini e il gruppo regionale leghista (Narduzzi, De Mattia, Piccin, Picco, Razzini) ricordano che il welfare padano consiste, semplicemente, in una riforma “di giustizia sociale. I servizi sociali devono finire, in via prioritaria, ai cittadini comunitari che risiedono da 24 mesi in Friuli Venezia Giulia. Il concetto prevalente, è quello della “territorialità”: chi risiede da più tempo in un territorio ha diritto a una tutela più pronunciata”.