WI-FI LIBERO – Tra le novità più attese, c’è dunque la liberalizzazione delle connessioni wi-fi. Una misura, sollecitata da più parti, che supera le restrizioni imposte dal decreto Pisanu (vale a dire la registrazione dei dati di chi accede a una rete senza fili). Con questa decisione, spiega Berlusconi, sarà possibile superare «gli ostacoli al libero accesso al wi-fi». Dal primo gennaio, in pratica, ci si potrà collegare liberamente ai punti di accesso pubblici (locali e altri gestori), senza essere costretti – ad esempio – a presentare «la fotocopia della carta di identità». «La decisione presa dal governo è una buona notizia» dichiara il responsabile comunicazioni del Partito Democratico, Paolo Gentiloni. «Alla fine – spiega – sono state ascoltate le voci che da ogni parte sostenevano la mancanza di risultati del decreto Pisanu nella lotta al terrorismo e i danni provocati allo sviluppo di Internet senza fili». Per il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, invece, l’accesso libero alle postazioni wi-fi e agli Internet point porterebbe a «ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet». «Bisogna rendersi conto – ha dichiarato il procuratore – che dietro queste reti wi-fi e Internet point ci si può nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi».
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