WWF: Krsko è a rischio sismico

storia

Le parole del presidente Tondo, che ieri ha dichiarato che “il terremoto e lo tsunami avvenuti in Giappone ci dimostrano che non è piacevole creare centrali nucleari dove ci sono aree sismiche e noi lo siamo” e che quindi “questo rafforza la nostra volontà di sostenere l’ammodernamento e il rafforzamento si Krsko”, lasciano esterrefatti.
“Forse il presidente Tondo non sa – attacca il Wwf – , o finge di non sapere, che anche la cittadina di Krsko, come buona parte del territorio sloveno, sorge in zona sismica”. Carta canta: a rivelarlo sono alcuni documenti che il Wwf ha messo a disposizione del pubblico sul proprio sito.
Si tratta in particolare della Carta dell’intensità macrosismica in un periodo di ritorno di 500 anni (fonte Osservatorio Geofisico di Slovenia), da cui risulta senza ombra di dubbio che la zona dove sorge la centrale nucleare è compresa in un’area con possibilità di ottavo grado di sismicità della scala Mercalli. Stesse previsioni preoccupanti emergono dalla Carta degli eventi sismici in Slovenia negli ultimi 500 anni, da cui risulta evidente che la zona di Krsko è stata interessata in passato da diversi terremoti, fino ad una magnitudo di 5-6 della scala Richter.
“Prima di parlare a vanvera – conclude il Wwf -, Tondo si informi”.

“Ricordiamo al presidente – tuona ancora l’associazione – che il reattore attuale della centrale slovena, di fabbricazione americana, è analogo a quelli esplosi nell’impianto giapponese di Fukushima. Un impianto che sorge a 250 km a nord est di Tokyo, dove la radioattività ha già superato di venti volte il livello normale (mentre almeno 200 mila abitanti nei dintorni della centrale sono stati evacuati).
Krško sta invece un centinaio di km in linea d’aria a nord est da Trieste (e quindi a portata di bora…). D’altro canto, qui si ricordano bene le conseguenze del disastro nella centrale di Chernobyl, che pure sorge a oltre 1.300 km da Trieste.
“Chernobyl – commenta il Wwf – è stata la dimostrazione dei rischi insiti nel “fattore umano”, quando si ha a che fare con l’energia nucleare. Così come Fukushima sta insegnando quali rischi si corrono in conseguenza di fenomeni naturali. Ce n’è abbastanza, insomma, per far riflettere tutte le persone dotate di ragione: a meno che non siano accecate da una fede irrazionale (funzionale ai corposi interessi economici dei “padroni dell’energia”), come purtroppo sembra accada a tanti politici nostrani. O più semplicemente, dall’ignoranza”.

Inaccettabile, infine, secondo il Wwf, le parole usate dal presidente della Regione per commentare il dramma giapponese: “Milioni di persone rischiano di essere contaminate dalle radiazioni emesse dalla centrale di Fukushima, intere generazioni rischiano di subirne le conseguenze, e Tondo dice che “non è piacevole” costruire centrali nucleari in terra sismica? Un commento di ben altro tenore e spessore ci sarebbe aspettati da un alto rappresentante delle istituzioni”.

comunicato WWF