“Il diritto alla salute non può essere considerato meno importante di quello a manifestare per cui è assolutamente necessario cambiare le regole e mi auguro che la stretta annunciata dal governo possa essere applicata già dal prossimo fine settimana anche alla prevista manifestazione dei no green pass a Gorizia”.
Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, numero di contagi alla mano, torna alla carica sulla necessità di limitare iniziative che possano favorire la nascita di nuovi focolai. “Per sabato, anche a Gorizia, è prevista una manifestazione contro il green pass che dovrebbe attraversare il centro città – evidenzia-, una iniziativa che, così com’è impostata, mi vede assolutamente contrario per due motivi, il primo è di carattere strettamente sanitario e riguarda la possibilità che ci sia il “liberi tutti” come accaduto a Trieste, senza il minimo rispetto delle regole anti contagio, il secondo è il danno che il passaggio di questo corteo arrecherà sicuramente agli operatori economici cittadini. Per questo, alla luce dei nuovi, preoccupanti dati sull’epidemia e in linea con gli ipotizzati interventi restrittivi del governo, porrò il problema nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine pubblico per verificare la possibilità di sospendere la manifestazione o, comunque, di cercare soluzioni che possano limitare gli effetti negativi della stessa a partire da un congruo numero di operatori delle forze dell’ordine per controllare, da una parte, il rispetto delle misure anticontagio e, dall’altra, per evitare qualsiasi atto di violenza. Ma voglio rivolgere anche un appello anche ai manifestanti e al loro senso di responsabilità perché non è con queste azioni che si faranno ascoltare, anzi. Bloccare il centro delle città anche con azioni violente, incutere paura nella gente e, come si è visto, e danneggiare l’attività di tanti lavoratori del settore commerciale è assolutamente incoerente con il messaggio che vogliono mandare. Par ottenere rispetto per le proprie opinioni bisogna rispettare quelle degli altri. Bisogna rispettare i diritti degli altri, di quelli che, oggi, dai alla mano, rappresentano la maggioranza del paese. Invito quindi i manifestanti a non lasciarsi ingannare da imbonitori che puntano , in prospettiva, solamente a ottenere consensi elettorali ma ad adottare nuove forme di confronto per arrivare a possibili, pur se difficili soluzioni condivise. Trasformare la discussione sui vaccini e sui green pass in una guerra civile, alla fine, lascerà solo macerie e spero davvero , per evitare che ciò avvenga, che ci sia un recupero collettivo del senso di responsabilità”.